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Meloni pronta a correre per le europee: sarà capolista in tutte le circoscrizioni

Polemiche su Pontecorvo-Frattasi a Pescara con le magliette FdI

Lei è pronta alla corsa per le europee. Lui non sarà al suo fianco per la foto che vorrebbe simboleggiare l’unità del centrodestra, anche se la campagna elettorale vedrà i partiti tutti contro tutti per vincere la gara delle preferenze. Giorgia Meloni arriva in serata in Abruzzo, il suo collegio elettorale, e lima il discorso che farà per annunciare, con ogni probabilità, che sarà il suo il nome capolista in tutte le circoscrizioni. Ma non ci sarà Matteo Salvini che ha fatto sapere, con un aggiornamento di agenda, che si videocollegherà, al termine di due giorni in cui a tenere banco è stata la candidatura del generale Roberto Vannacci. Ci saranno invece gli altri, da Lorenzo Cesa e Maurizio Lupi ad Antonio Tajani, a sua volta in corsa e che si fermerà poi a presentare i candidati di FI in Abruzzo.

Nessuna sorpresa, si sapeva dall’inizio perché il leader della Lega aveva impegni personali «inderogabili», fanno sapere da entrambe le parti. Ma alla presentazione della kermesse non era stato specificato e l’annuncio arriva a poche ore dalla chiusura, cui Meloni ha voluto invitare tutti i leader alleati. E l’assenza è di quelle che fanno comunque rumore, mentre ci si interroga, anche in casa FdI, sui costi/benefici del generale in campo. Dopo l’affondo del ministro Guido Crosetto nessuno a Pescara si sbilancia troppo, mentre scorrono sui maxischermi le immagini dei numerosissimi panel su tutti i temi, della campagna elettorale dalla natalità al Piano Mattei. Nemmeno sulle parole del generale soprattutto sulle classi separate per studenti disabili (o su Mussolini statista) che pure - dicono da Abodi a Roccella a Santanchè - non sono «condivisibili».

Di casi, tra l’altro, ne scoppiano diversi. Le parole di Tommaso Foti sulle proteste degli studenti nelle università contro gli accordi con gli atenei israeliani («prevalentemente dei fuori corso», forse «era meglio mandarli a zappare?» si chiede il capogruppo di FdI alla Camera) scatenano la risposta degli studenti («nelle democrazie le proteste e il dibattito critico devono essere all’ordine del giorno»). Mentre innescano interrogazioni delle opposizioni le foto dei manager pubblici immortalati con le magliette di FdI con lo slogan «l’Italia cambia l’Europa». Dopo un dibattito sulla politica estera sorridono sul palco accanto a Crosetto il presidente di Leonardo Stefano Pontecorvo e il capo dell’Agenzia per la Cybersicurezza Bruno Frattasi. Ma la foto ci sarà anche per l’ad di Fincantieri Pierroberto Folgiero mentre Claudio Descalzi, ad di Eni, eviterà lo scatto, tenendo la maglietta che pure gli viene consegnata stretta chiusa in mano. «Polemica sterile» della sinistra, chiosa il responsabile dell’organizzazione Fdi Giovanni Donzelli, ricordando il rito ad Atreju di regalare magliette a tutti i partecipanti, «anche a noti esponenti del Pd, che grazie al cielo non hanno per questo aderito a FdI». E anche il ministro della Difesa Crosetto su X spiega: «Un dibattito sull’Europa della Difesa. Posso mandare le mie foto al Festival dell’Unità a parlare di difesa pochi anni fa con il ministro in carica del Pd. Alla fine foto di rito con maglietta della manifestazione».

Chiusi gli approfondimenti programmatici, comunque, ora toccherà alla leader. Scaramanticamente nessuno conferma la sua candidatura ma tutti lo sperano e ci credono. Meloni in ogni caso farà un discorso tutto incentrato sui risultati «concreti“ portati a casa dal governo nei primi 18 mesi: «stiamo lavorando per gli italiani, dateci la forza» ripeterà come in altre occasioni simili nel discorso che sancirà l’apertura della campagna elettorale per il voto dell’8 e 9 giugno. Mentre la aspettano, nel partito si limano le liste, che andranno presentate di qui al primo maggio. Poi lei potrebbe partecipare a un altro grande evento di chiusura della campagna elettorale e a poco altro, dice chi le ha parlato negli ultimi giorni, anche perché non vuole dare l’impressione di trascurare il suo primo impegno, che è quello del governo, nelle settimane in cui peraltro entra nel vivo anche la presidenza italiana del G7. La campagna toccherà a ministri, parlamentari, e dirigenti del partito, che potrebbero riprodurre sui territori lo schema dei vari panel di Pescara.

Nella foto alcuni partecipanti ad un panel della conferenza programmatica di FdI di Pescara

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