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Pozzallo, famiglie sfollate dagli immobili Iacp per il rischio crolli. Dipasquale: «48 famiglie senza casa», Schifani: «La Regione pagherà gli affitti»

Nel paese ragusano è scoppiata un’emergenza abitativa. A lanciare l’allarme era stato il deputato dem

Nello Dipasquale

«Sono a stretto contatto con il capo della nostra Protezione civile, Salvo Cocina, e stiamo valutando la situazione per cercare di intervenire a supporto del Comune di Pozzallo per alleviare il disagio delle numerose famiglie interessate dall’ordinanza di sgombero emanata dal sindaco. Come Regione ipotizziamo di attivare nel più breve tempo possibile un aiuto economico a fronte delle spese di affitto e di trasloco che gli inquilini sfollati dovranno sostenere». Lo ha detto il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani, in merito alla vicenda relativa a tre palazzine dell’Iacp situate nel Comune di Pozzallo, oggetto di un’ordinanza urgente di sgombero.

A lanciare l’allarme era stato il deputato dem Nello Dipasquale che ha inviato un sollecito urgente al presidente Schifani. «A Pozzallo - ha detto - 48 famiglie con disabili e bambini sono state sfollate con urgenza da tre immobili a rischio crollo sotto la gestione dell’Istituto autonomo case popolari e la Regione, al cui controllo l’Iacp è sottoposto, non ha mosso un dito per fare fronte all’emergenza, serve un intervento immediato della Protezione civile».

A Pozzallo è scoppiata un’emergenza abitativa. Davanti al serio rischio di crollo di tre palazzi situati nel Piazzale Italia del Comune in provincia di Ragusa il sindaco Roberto Ammatuna dietro input della prefettura ha emesso un’ordinanza urgente di sgombero degli edifici. Le famiglie si sono trovate così senza un tetto.

«Le palazzine sono in condizioni strutturali molto gravi, vanno demolite e ricostruite, ed è – aveva detto Dipasquale – una situazione ben nota dato che nel 2017 ero riuscito a trovare un finanziamento di 3,5 milioni di euro per la ristrutturazione. Questi soldi purtroppo sono andati persi a causa dell’impossibilità di realizzazione del progetto».

La situazione adesso si è fatta insostenibile.

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