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Europee, Giuseppe Antoci capolista per il M5S, Conte: «Un campione dell'antimafia»

La risposta dell'ex presidente del Parco dei Nebrodi: «Entrare in questa squadra è un passo importante»

Giuseppe Antoci durante l'assemblea nazionale di Fronte Democratico a Roma, 8 luglio 2017. ANSA/GIORGIO ONORATI

«Giuseppe Antoci per continuare le nostre battaglie per la legalità nel Parlamento europeo». Così il leader del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte presenta in una diretta social il candidato alle europee come capolista nella circoscrizione isole Giuseppe Antoci, ex presidente del Parco dei Nebrodi e attuale presidente onorario della fondazione Caponnetto. «La nostra comunità si rafforza, - ha aggiunto Conte - si rafforza la nostra battaglia contro le mafie. Appoggiate la nostra battaglia e noi non vi deluderemo». Conte ha definito Antoci «un campione dell'antimafia». «Il M5s - ha detto il leader grillino - è sempre in prima fila, in trincea, per lottare contro la mafia e impedire che possa penetrare nelle istituzioni. Il Protocollo Antoci impedisce che i fondi europei possano cadere nella mani della criminalità organizzata. Il protocollo prende il nome da un eroe dei nostri tempi, così lo aveva definito lo scrittore Camilleri. Mattarella ha insignito Antoci dell’onorificenza di ufficiale al merito. È un campione dell’antimafia».

Dopo la candidatura è arrivata la risposta di Antoci: «C'è un momento in cui dobbiamo scendere in campo, bisogna farlo nel momento giusto e con le persone giuste. Sono convinto che entrare a far parte di questa squadra, che incarna i valori della lotta alla mafia e alla corruzione, sia un passo importante ma anche necessario per ritagliarsi un pezzetto di responsabilità. Spero di portare il patrimonio della mia esprianza, che metto a disposizione del M5s, della Sicilia, della Sardegna, dell’Italia e dell’Europa», dichiara in un video sui social.

Antoci, ex presidente del Parco dei Nebrodi e attuale presidente onorario della Fondazione Caponnetto, è l’autore del cosiddetto "Protocollo Antoci», «uno strumento - spiega il M5s - grazie a cui sono state pesantemente colpite le famiglie mafiose per ciò che attiene le frodi sui fondi europei per l’agricoltura in mano alle mafie».

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