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Il centrodestra vince in Abruzzo, Marsilio fa il bis: «Scritta la storia»

L'effetto Sardegna si è già esaurito, il centrosinistra non riesce a strappare un'altra regione con D'Amico che si ferma al 46%

Marco Marsilio

L’Abruzzo riconferma Marco Marsilio (centrodestra) alla guida della regione. Quando restano da scrutinare 99 sezioni su 1634, il vantaggio di Marsilio al 53,42% è incolmabile. Lo sfidante Luciano D’Amico (centrosinistra) si ferma al 46,58%. È la prima volta che l’Abruzzo riconferma un Governatore in carica. Marsilio ha costruito la sua vittoria nella provincia dell’Aquila, dove ottiene il 61,14%. Più equilibrato il risultato nelle altre province: Marsilio ottiene il 51,49% nella provincia di pescara, il 51,26% nella provincia di Chieti e soccombe con il 49,67% nella provincia di Teramo.

«Il popolo abruzzese ha scelto di conferirmi l’onore di guidare la Regione per altri 5 anni, mai nei 30 anni precedenti una amministrazione uscente era stata confermata per il secondo mandato. È stata scritta una pagina di storia ed è stato abbattuto un altro muro». Così il riconfermato presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, dal suo comitato elettorale a Pescara.

«Il popolo abruzzese vuole guardare al futuro - ha aggiunto - e ha dimostrato di non avere nessuna nostalgia di un triste passato che si è gettato alle spalle già 5 anni fa. Il campo largo non è il futuro dell’Abruzzo perché era il suo triste passato, e il campo largo non sarà il futuro dell’Italia».

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