Il bilancio consolidato supera l’esame della commissione e si avvia all’approvazione finale, prevista per martedì pomeriggio. E mai come quest’anno un provvedimento tutto sommato di routine ha acquisito un valore politico tanto elevato: a questo documento è legato il futuro di 470 posti nei Centri per l’impiego e almeno un’ottantina negli assessorati regionali.
Si tratta di posti messi a concorso nel 2022 e rimasti impigliati prima in ricorsi contro le graduatorie e poi, nel corso del 2023, nella legge che impone alla Regione di essere in regola con tutti i documenti contabili dell’anno precedente prima di fare assunzioni. E per essere in regola manca, appunto, il consolidato del 2022. Ormai però al traguardo.
Se martedì il provvedimento riceverà l’ultimo timbro di Sala d’Ercole, le assunzioni scatteranno a febbraio. Secondo in cronoprogramma che il dipartimento del Personale, guidato dalla dirigente Carmen Madonia, ha stilato e che, per la verità, i tempi dell’Ars hanno già messo a rischio.
Martedì è l’ultimo giorno utile per l’Ars per arrivare alle assunzioni a febbraio. Perché al dipartimento Personale devono poi attivare un iter burocratico che prevede la convocazione dei vincitori dei concorsi, l’accettazione dell’assunzione, la scelta della sede e così via.
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