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Dai campetti ai parchi giochi, all'Ars una manovra di stampo elettorale

Nei quasi 400 emendamenti tantissimi finanziamenti per strutture sportive nei collegi dei deputati di riferimento

Non ci sono solo i circa 100 microfinanziamenti per le feste natalizie e i presepi viventi, spuntano anche i maneggi, i campi sportivi e i parchi giochi nell’agenda politica dell’Ars. Nel lungo elenco di quasi 400 emendamenti che sono ora il cuore della legge di variazioni di bilancio ci sono pure decine di norme per impianti ludici in piccoli Comuni, che corrispondono ovviamente ad aree di primo piano nei collegi elettorali dei deputati. La manovrina correttiva che vedrà martedì (14 novembre) all’Ars il voto finale strizza l’occhio a progetti e iniziative molto popolari. Ecco quindi decine di finanziamenti che puntano sulle attività ricreative e sportive. Il top va al Comune di Siracusa che avrà 150 mila euro per una tensostruttura nella Cittadella dello Sport.

A Carlentini andranno 50 mila euro per il campo di calcetto in contrada Pedagaggi, mentre a Tremestieri Etneo per un analogo campetto di calcio a 5 il finanziamento è di soli 20 mila euro. Per la palestra comunale di Maniace stanziati 40 mila euro, per il palazzetto dello sport di Paternò pronti 40 mila euro. Stesso budget per lo stadio comunale di Fiumefreddo. A Modica 50 mila euro per gli impianti sportivi di società affiliate alle federazioni nazionali. A Valverde si punta sull’hockey e arriveranno 40 mila euro per il palaghiaccio. Al Comune di Giarre andranno 100 mila euro per il palazzetto dello sport e altrettanti al Comune di Ribera per tutti i suoi impianti sportivi. Militello Val di Catania, il paese natale del ministro Musumeci, avrà 150 mila euro per il centro polisportivo. Mistretta avrà 50 mila euro per il maneggio.

I parchi a Palermo e Sciacca

La pioggia di emendamenti dei deputati, approvata giovedì notte in commissione Bilancio, darà vita anche a decine di parchi giochi. Il finanziamento più importante in questa chiave lo ha conquistato il Comune di Palermo, che avrà 70 mila euro così suddivisi: 50 mila per un’area sportiva attrezzata outdoor in piazza Magione, 20 mila per restaurare l’adiacente campo di calcetto e 30 mila per la riqualificazione dell’area sportiva attrezzata nella villa giardino Florio a Case Rocca. Per un parco giochi anche Sciacca avrà 50 mila euro e Montelepre beneficerà di 124 mila euro per la messa in sicurezza del parco urbano. A Belmonte Mezzagno 100 mila euro per la Casa della Musica.

Il restauro del Cretto di Burri

Nello stesso maxi emendamento trova posto un finanziamento da 200 mila euro per il Comune di Gibellina: servirà al restauro, manutenzione, valorizzazione e promozione del Cretto di Burri (nella foto) e delle altre installazioni en plein air nell’area colpita dal terremoto.

La guerra per i termovalorizzatori

Questa valanga di microfinanziamenti appesantisce la manovra messa a punto dall’assessore all’Economia Marco Falcone (vale oltre 17 milioni) ed è frutto del patto fra governo e deputati sia di maggioranza che opposizione. E finisce per far passare in secondo piano misure dall’effetto politico maggiore. Due in particolare: la prima è quella con cui il governo cancella la norma approvata nel luglio scorso che vietava la realizzazione di qualsiasi impianto destinato alla gestione dei rifiuti in un raggio di 3 km da qualunque centro abitato. È una misura che ha finito per bloccare perfino impianti destinati alla differenziata provocando di riflesso la perdita di fondi del Pnrr. Ora il governo, con un emendamento presentato dall’assessore Roberto Di Mauro, fa marcia indietro malgrado le proteste dei grillini: «Se questo governo pensa di costruire inceneritori sotto casa o nuove discariche sta sbagliando di grosso - ha detto Josè Marano -. Presenterò un emendamento di modifica della legge regionale per riportare la distanza a 5 chilometri». Sotto traccia, e neanche tanto, si intravede la battaglia per la realizzazione dei termovalorizzatori.

Graduatorie concorsi prorogate

Un’altra norma, ispirata questa volta dalla Lega, permette di utilizzare le graduatorie dei concorsi banditi nel biennio 22/23 fino al dicembre 2025. È una proroga (normalmente scadrebbero a fine 2024) che permetterà di occupare una parte dei posti sbloccati dall’accordo Stato-Regione sul turn over sfruttando i concorsi per funzionari non dirigenti banditi negli anni scorsi. Va da sé che questo limiterà il numero di posti da mettere effettivamente a concorso nei prossimi due anni.

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