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«Ricci di mare a rischio»: in Sicilia un disegno di legge per sospenderne la pesca

La proposta è del gruppo del Pd all'Ars, primo firmatario Nello Dipasquale: obiettivo agevolare il ripopolamento per una specie a rischio

Sospendere la pesca del riccio di mare per tre anni al fine di consentire il ripopolamento nei mari regionali. È questo il contenuto della proposta di legge presentata dal gruppo del Partito democratico all’Ars e che vede come primo firmatario il deputato Nello Dipasquale, componente della commissione Attività produttive dell’Assemblea regionale siciliana.

Il fermo, secondo quanto previsto dal disegno di legge, riguarda la sola pesca anche sportiva e non anche la commercializzazione. Si prevede inoltre che la giunta regionale, entro 60 giorni dall’approvazione della legge, fissi i criteri d’attuazione della pesca, le prescrizioni in caso di prelievo involontario, le sanzioni per le violazioni al divieto e il piano di ripopolamento dei ricci di mare. «Sono, come tanti, un amante della pesca del riccio di mare - commenta Dipasquale - ma credo che tutti noi possiamo rinunciare a pescarli e a gustarli per tre anni così da salvare una specie seriamente a rischio estinzione. Perderli sarebbe un grave danno all’ecosistema, significherebbe eliminare un essere alla base della catena alimentare marittima. Dobbiamo intervenire al più presto».

Nello Dipasquale

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