La conferenza dei capigruppo decide il ritorno del salario minimo in Aula, ed è subito scontro. «Noi ce ne occuperemo nei prossimi giorni ma ho una domanda da fare a Conte: perché in tre anni di governo non lo avete fatto voi?». Al culmine del suo intervento in Aula alla Camera, in occasione delle comunicazioni sul prossimo Consiglio europeo, Giorgia Meloni sbotta e va all’attacco. La replica del leader pentastellato, sempre in Aula, non tarda ad arrivare. «Mi ha chiesto sul salario minimo? La differenza tra noi e lei è che noi da 10 anni ci battiamo per approvarlo, mentre lei da 15 anni si è sempre battuta per non approvarlo. Non ha mai dedicato attenzione ai giovani sottopagati e alle donne sottopagate». E ancora aggiunge ironico: «Sui banchi del governo non vedo la Meloni, ma la Fornero».
La miccia è stata accesa, anche con un certo anticipo rispetto all’approdo delle misure nell’Emiciclo. Poche ore prima dell’intervento di Meloni, il M5s aveva ottenuto in capigruppo la ricalendarizzazione del provvedimento in Aula il 28 novembre in quota opposizione con un avvertimento: «sul punto non arretreremo». La stessa linea ribadita anche dal Pd con Elly Schlein che sottolinea rivolta a Meloni: «Continuate a non fare il salario minimo quando Eurostat dice che la povertà riguarda 2,18 milioni di famiglie italiane. Il Pd continuerà a battersi per quelle famiglie».
Del resto, da tempo l’opposizione ne ha fatto un proprio cavallo di battaglia con la proposta unitaria a prima firma Conte. Il testo, era già approdato in Aula nei mesi scorsi dopo vari stop and go, ed è tornato la settimana scorsa in commissione su richiesta della maggioranza e dopo il pronunciamento del Cnel. Tra poco più di un mese sarà all’esame di Montecitorio, anche se abbinato alla proposta di Forza Italia che prevede in sostanza di adeguare tutte le retribuzioni alla contrattazione collettiva nazionale. Una posizione che non rappresenta però - viene specificato da più parti dentro a FdI - tutta la maggioranza. Nelle prossime settimane il centrodestra cercherà di trovare una posizione unitaria che potrebbe rientrare nel più ampio tema dell’estensione e rinnovo dei contratti.
«Del salario minimo ci occuperemo nei prossimi giorni», fa sapere la premier Giorgia Meloni. Non solo. La posizione sul fronte del lavoro di Fratelli d’Italia sarà al centro di un evento che il partito sta organizzando nella prima metà di novembre. Un modo anche per comunicare le proposte del partito ai lavoratori che - ha attaccato Meloni rivolta a Conte - «oggi portate in piazza ma sono più intelligenti di quanto li facciate».
Una volta che la proposta della maggioranza sarà messa a punto, il centrodestra potrebbe presentarla in commissione e farne il nuovo testo portante all’esame dell’Aula, un testo che però non prevedrebbe la quota dei 9 euro di salario minimo alla quale la maggioranza si è sempre detta contraria. Se questo accadesse, con la proposta di maggioranza che arriverebbe di fatto sovrapponendosi a quella presentata in quota opposizione, il centrosinistra annuncia già da ora le barricate.
Persone:
8 Commenti
Ale
25/10/2023 22:18
Lo vogliono un sacco di italiani ma il governo si ostina a non portare avanti questa norma di civiltà, un salario minimo ci vuole. La penultima proposta di lavoro mi avevano offerto 500 euro, full time e d'estate aggiungevano ore ed il sabato sempre per la stessa paga... una vergogna.
Carlos
25/10/2023 23:00
Il salario minimo è dignita' per tutti gli elettori sia di destra che di sinistra. Perche' il governo non lo vuole? Per favorire chi? ...... Datevi la risposta.....
Lux
25/10/2023 23:33
Mi chiedo, se il M5S è stato al Governo fino ad un anno fa' insieme alla sinistra, come mai non ha pensato di varare la legge sul salario minimo? In quattro anni e mezzo di Governo, perché non sono stati aboliti la miriade di contratti esistenti che mortificano la dignità di un lavoratore? Ancora oggi con il costo della vita salito del 30/40% rispetto a due anni fa' ci sono stipendi da 1100 euro.....vergogna!!!
boccacciamia
26/10/2023 05:18
ha ragione conte: da oltre 10 anni ha chiesto il salario minimo e si è battuto per questo e occorre dargliene atto come alla stessa stregua ha ottenuto il reddito di cittadinanza esteso a cani e porci e il bonus 110% facendo sprofondare l'Italia sull'orlo del baratro da 100 miliardi a fronte dei 30 programmati; speriamo che non abbia lo stesso successo delle precedenti conquiste quando spadroneggiava in Parlamento
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26/10/2023 05:20
Pacifico che le minoranze non porteranno a casa una vittoria che non può essere offerta dalla maggioranza che porterà una iniziativa convincente per la platea dei destinatari
Gaetano
26/10/2023 08:53
Una norma inapplicabile. In Italia ci sono 4milioni di lavoratori sottopagati. Ma di questi, solo la minima parta è sfruttata da datori di lavoro facoltosi. La maggioranza è al servizio di gente altrettanto povera. Si pensi all'operaio di periferia che chiede alla vicina di casa di fare da badante alla madre anziana mentre lui è al lavoro. Si pensi all'anziano titolare del bar di paese (che fattura 1000 euro al mese) e chiede allo studente disoccupato un aiuto al bancone. Si pensi al meccanico di periferia che cerca l'aiutante. Tutta gente che non può mettere in regola questi lavoratori, perchè loro stessi guadagnano "meno". Se si introduce il "reddito minimo" salta tutto il sistema. Queste categorie entrano in crisi. Solo i ricchi arruoleranno la badante, non potendo nessuno correre il rischio di vedersi convocati davanti al giudice del lavoro. Chi parla di reddito minimo vive totalmente fuori dalla realtà e non sa quale sia l'economia dei paesi e delle periferie e dell'entroterra.
rob
26/10/2023 10:52
sono convinto che il reddito minimo non portera' benefici anzi peggiorera' la situazione perche' le piccole aziende che non potranno permetterselo saranno costrette a licenziare o chiudere. meglio diminuire le tasse in busta paga . anche perche' aumentando il salario minimo aumenteranno le tasse proporzionalmente al lordo
Framan
26/10/2023 12:35
Davvero singolare questa insistenza della sinistra per il salario minimo. Quando c'era il governo PD-5 Stelle, la necessità impellente di introdurre il salario minimo non è stato mai presa in esame. Si parlava molto di tutelare la comunità LGBT, di introdurre lo ius soli per gli immigrati, di fare votare i sedicenni, ma mai si è parlato di salario minimo, nè i sindacati ne avevano fatto alcuna richiesta. Adesso che al governo c'è la destra, la sinistra, guarda caso, riscopre la propria "mission" politica in difesa dei lavoratori e, supportata dai sindacati "svegliatisi" all'uopo, incalza continuamente Governo e Parlamento affinché legiferino sul salario minimo. Si può obiettare che nel prevedente governo di sinistra, la Schlein non era ancora alla guida del PD. Ma c'era Conte, ed è partita proprio da lui - con l'attuale governo - questa insistita rivendicazione del salario minimo.