
Confermate nel decreto asset approvato dal consiglio dei ministri, le norme per i taxi e per il caro-voli. In particolare, per il settore taxi è stabilito che le città metropolitane, i capoluoghi e i comuni sede di aeroporti internazionali possono bandire il concorso straordinario, sino a un incremento del 20% rispetto alle licenze esistenti, aperto a nuovi operatori, con una procedura più celere, certa e semplificata. Per l’acquisto dei taxi necessari all’esercizio delle nuove licenze è previsto il raddoppio dell’ecobonus.
Per contrastare invece il caro voli viene vietata la fissazione dinamica delle tariffe da parte delle compagnie aree, modulata in relazione al tempo della prenotazione se la fissazione è applicata su rotte nazionali di collegamento con le isole e avviene o durante un periodo di picco di domanda legata alla stagionalità o in concomitanza di uno stato di emergenza nazionale e se conduce ad un prezzo di vendita del biglietto o dei servizi accessori, del 200% superiore alla tariffa media del volo.
Viene inoltre considerata «pratica commerciale scorretta» l’utilizzo di procedure automatizzate di determinazione delle tariffe - da e per le isole, ossia laddove sussistono esigenze di continuità territoriale - basate su attività di profilazione web dell’utente o sulla tipologia dei dispositivi elettronici utilizzati per le prenotazioni, quando esso comporti un pregiudizio economico. Infine, le compagnie dovranno sempre informare l’utente, per gli acquisti di biglietti online, circa l’utilizzo di strumenti di profilazione.
Si agita il fronte delle compagnie aeree, a cui non va giù la misura per calmierare i prezzi dei voli da e per le isole. Perché secondo Aicalf, l’associazione che riunisce le compagnie low cost, «crea un pericoloso precedente». Mentre per Assaereo e Ibar, che rappresentano rispettivamente i vettori italiani (tra cui Ita Airways) e quelli che operano in Italia, si tratta di misure in contrasto con le norme europee e che arrivano - l’accusa al governo - «in assenza di un preventivo confronto». Sottolineatura, quest’ultima, che non è sfuggita al ministero delle Imprese e del Made in Italy, che ha spiegato al contrario come le principali associazioni del trasporto aereo siano state convocate lo scorso 20 luglio dal Garante per la sorveglianza dei prezzi. E in quell’occasione, precisa il Mimit,« “il ministro Adolfo Urso annunciò ai presenti che era in via di definizione un intervento normativo».
Soddisfatto il presidente della Regione Renato Schifani.
«Da mesi ormai stiamo portando avanti la nostra battaglia contro il caro voli. Non possiamo che considerare, dunque, l’intervento del Consiglio dei ministri, da noi più volte sollecitato, un importante passo avanti per garantire ai siciliani, e ai viaggiatori in generale, il diritto a raggiungere l’Isola senza dover pagare cifre elevatissime. Apprezziamo la sensibilità dimostrata dal governo nazionale per una problematica che penalizza fortemente i siciliani e il settore turistico dell’Isola». Lo dichiara il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani in merito alle misure appena varate dal governo nazionale contro il caro voli da e per le isole.
«Dopo le nostre denunce all’Antitrust, gli esposti alla magistratura e alla luce di questo nuovo provvedimento, spero che adesso anche i singoli vettori dimostrino responsabilità abbassando i prezzi. - aggiunge - Continueremo senza sosta a lavorare, nell’interesse dei siciliani, come abbiamo fatto in questi mesi raggiungendo traguardi significativi come l’introduzione di un terzo vettore sulle tratte Catania-Milano e Palermo-Roma».
Persone:
8 Commenti
Eugenio Gatto
07/08/2023 22:11
Adesso che si occupino anche del caro cabine delle navi . Mi riferisco alle cabine invendute o quelle già pagate da clienti che all’ultimo momento non riescono a imbarcarsi. Le cabine che vendute a terra valgono 60 euro e vendute a bordo 450 euro. È come se ci fosse la volontà a non venderle .
Giuseppe
07/08/2023 22:15
Perche il governo non controlla le societa che vendono energia come enel energia che aumenta le tariffe e vende 5 volte di piu del normale asset materia prima, nessuno lo controlla, ormai l energia in mano ai privati, costera a peso d oro per i privati cosi un bene di prima necessita diventera un bene per pochi. E non solo enel energia se inghiottito il bonus energia come un lupo affamato e abbiamo pagato pure lenergia a 45 centesimi, quando andava a 13 centesimi quind a guadagnato 4 volte il valore dell energia alla faccia della. Poverta.
Gabriele
07/08/2023 23:00
La solita montagna che ha partorito il solito topolino
furetto
07/08/2023 23:04
Io non capisco una cosa se acquisto un biglietto online con un vecchio telefono ha un costo se acquisto un biglietto con un telefono di ultima generazione costa di più. Un altra cosa se discuto con una persona di un tale prodotto in automatico nel telefono su internet trovo tutta pubblicità sul prodotto che avevo nominato. A questo serve il garante della privacy? Inoltre dare il consenso al microfono e videocamera durante l'installazione di un applicazione serve per controllare la vita privata delle persone? Il sistema è andato oltre.
Vincenzo74
07/08/2023 23:55
Innanzitutto da quando scaleranno. Controllato e tutto alle stelle. Per me sarà una presa in giro. Abbasseranno il costo del volo e un posto da 8 passerà a 50 come altre compagnie e quindi nn cambia nulla....anzi
Luisa
08/08/2023 01:05
Peccato che il governo abbia approvato anche lo stop al tetto di 240 mila euro lordi per il CDA dell'ente Ponte sullo Stretto. Una vergogna inaudita! Doppia vergogna che non sia data ampia notizia su questo scandalo
Vincenzo
08/08/2023 06:54
Figurati se le compagnie aeree si lasceranno impressionare. Il cartello lo hanno fatto sulle rotte e non sulle tariffe, e poi quello che potrebbe venir meno dal biglietto lo recupereranno sulla pratica becera dei bagagli. Già adesso un trolley incide in a/r 50 euro, oltre il posto, quasi che comprando un biglietto, acquisisci solo il diritto di salire a bordo, il resto lo devi strapagare.
Alberto Maioli de Pazzi di Valguarnera
08/08/2023 09:19
Ma tutto questo ci era già stato detto il natale scorso.... e ci si domanda il perché del crollo delle prenotazioni turistiche? Oltre all'aumento vergognoso di ristoranti e alberghi. I Siculi ancora non hanno capito e continuano a mordere la coda....