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Ryanair alla Regione Siciliana: «Limitare lo sconto alle tariffe sopra i 50 euro incentiva ad alzarle»

Incontro al ministero sul caro voli in vista delle feste. «L’algoritmo non c’entra, è una cosa senza senso», assicura il direttore commerciale, Jason McGuinness. E al governo di Roma dice: «Togliete l’addizionale e noi investiremo di più in Italia»

Ryanair è pronta ad aumentare gli investimenti in Italia, a patto che venga abolita l’addizionale comunale sui diritti d’imbarco e vengano tagliati altri costi che rendono il Belpaese non competitivo rispetto agli altri. «L’Italia non ha un problema di tariffe, ma un problema di capienza, di mancanza di posti. Per garantire tariffe basse in Italia serve ridurre i costi che ci sono per le compagnie aeree ma questo purtroppo non sta avvenendo», afferma il direttore commerciale di Ryanair, Jason McGuinness, in occasione del tavolo al Mimit sul trasporto aereo, sottolineando che l’Italia «non è competitiva».

Il manager irlandese spiega che «non c’entra l’algoritmo, è roba senza senso, si sta abbaiando alla cosa sbagliata». Sollecita quindi il governo ad «abolire» l’addizionale comunale sui diritti d’imbarco, a «ridurre» il costo dei controllori del traffico aereo in Italia, che «è del 70% più alto che in Spagna», ed «eliminare» il tetto all’aeroporto di Ciampino, al momento limitato «a tre voli l’ora», per incrementare il numero di voli verso Sicilia e Sardegna. Per cui se il governo «accoglierà» queste tre condizioni, Ryanair aumenterà gli investimenti in Italia nei prossimi anni.

«Quest’anno abbiamo 100 aerei basati in Italia per un investimento di 10 miliardi di dollari e vogliamo aggiungerne altri 40 di aerei, arrivare a 140 e così trasportare verso l’Italia venti milioni in più di passeggeri l’anno, con la creazione di altri 20mila posti di lavoro», ha detto McGuinness, facendo presente che Ryanair è «tra i principali investitori esteri» in Italia e «certamente il più grande investitore nell’Italia meridionale con 12 aerei basati in Sicilia e Sardegna, pari ad un investimento di 1,2 miliardi nelle due isole».

Critico il manager, poi, sull’iniziativa della Regione Siciliana di offrire uno sconto del 50% ai residenti siciliani per far fronte al caro voli. «Lo sconto si applica solo a tariffe sopra i 50 euro e questo incentiva ad alzare la tariffa per renderlo esigibile», ha detto, proponendo quindi di «rimuovere» questa soglia base e permettere così a «tutte le tariffe di essere scontate». Andrebbe poi applicata, secondo McGuinness, «una scontistica fissa» e non percentuale, per «incentivare» i passeggeri a trovare il «biglietto più economico». Ed infine lo schema dovrebbe essere «esteso a tutti gli aeroporti» nazionali, e non riservato solo ai collegamenti con Roma e Milano per «non creare discriminazioni». Lo stesso manager ha precisato che l’obiettivo è «lavorare e collaborare col presidente Schifani per trovare le soluzioni migliori per i siciliani».

Al tavolo al Mimit, presieduto dal ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, con il viceministro ai Trasporti, Galeazzo Bignami, hanno partecipato, tra gli altri, i rappresentanti di Ita Airways, Malta Air, Aeroitalia, Easyjet, Wizz Air, oltre ai rappresentati delle Autorità di regolazione dei trasporti e Garante della concorrenza e mercato Art e Agcm, Enac ed Enav.
Quello di oggi con il comparto aereo «è un tavolo permanente e continuativo», ha detto Urso. «Lo scorso anno vi è stato un aumento a 340 milioni di euro di sussidi e incentivi alle compagnie e per questo ci aspettiamo che vengano confermati i programmi per ulteriori incrementi di voli e di rotte nel nostro paese e questo servirà a dare un servizio migliore a più basso costo a tutti gli utenti», ha spiegato il ministro.

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