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Formazione a rischio in Sicilia, lunedì l'incontro degli enti con Schifani

Il presidente della regione Sicilia Renato Schifani al 52° convegno dei Giovani Industriali. Rapallo, 24 giugno 2023.ANSA/LUCA ZENNARO

È previsto per lunedì prossimo l’incontro tra il presidente Renato Schifani e i rappresentanti degli enti Forma, Cenfop, Forma.Re, Asef, Anfop Sicilia per scongiurare il licenziamento di operatori e lo stop alle lezioni.

«Malgrado le rassicurazioni, datate ormai maggio di quest’anno, migliaia di minori in obbligo scolastico non potranno iniziare a settembre il proprio percorso di istruzione e formazione professionale, al pari dei loro coetanei iscritti al sistema scolastico tradizionale - dicono gli enti di formazione - La pubblicazione degli Avvisi di I, II e III anno del sistema scolastico-professionale sarebbe dovuta avvenire non più tardi del mese di giugno. Il fatto che ad agosto nulla sia stato pubblicato, determina il concreto rischio di avviare le attività formative a Natale. Un atto incomprensibile e inconcepibile che produrrà effetti gravi sul dramma della dispersione scolastica, per cui questa regione già detiene lo spiacevole primato nazionale».

Inoltre, «se è vero che la giunta ha deliberato lo scorrimento dell’avviso 8, è anche vero che nessun altro atto per avviare questi percorsi è mai stato redatto dall’assessorato competente. Siamo ancora oggi in una fase di stallo. Uno stallo - continuano gli Enti - che riguarda anche importanti iniziative quale quella di “Gol”, che in altre regioni registra l’avviamento e quasi conclusione delle attività previste dal Programma; e non comprendiamo quali siano i reali problemi che non consentono all’amministrazione di attivarsi in tempo utile per dare una concreta risposta all’utenza che, in Sicilia, non vede interessate altre fasce deboli e la scarsa considerazione delle negative ricadute occupazionali in una realtà già gravata da un elevato indice di disoccupati.

Il risultato di tutto ciò ci vedrà costretti, da settembre 2023, ad iniziare le prime procedure di licenziamento del personale in carico, che vivono con passione e professionalità il proprio impegno lavorativo ed educativo soprattutto nei confronti degli allievi più giovani in obbligo scolastico».

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