
Il piano poggia su tre pilastri e ha l’obiettivo esplicito di tenere in piedi i pronto soccorso e i piccoli ospedali di provincia recuperando un gap di personale che vale il 50% dei posti in pianta organica. E così il governo Schifani ha dettato ieri nuove direttive ai manager di Asp e ospedali per obbligare a una nuova turnazione del personale di ruolo e per autorizzare nuove assunzioni ma anche appaltare alcuni servizi all’esterno e perfino concedere straordinari che oscillano dai 50 ai 100 euro all’ora per chi accetterà lavoro extra nei reparti più in crisi.
La direttiva firmata dall’assessore Giovanna Volo e dal dirigente Salvatore Iacolino, 3 pagine fitte di indicazioni, è stata spedita ieri sera ai vertici di Asp e ospedali. E da oggi scatta quindi l’operazione di rafforzamento delle aree di emergenza.
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Persone:
4 Commenti
Marco
22/07/2023 07:44
Decisioni che vanno incontro ai disagi di tutti i cittadini
Salvo
15/08/2023 13:17
Con tutto il rispetto, solo parole demagogiche e vuote. Solo la dimostrazione plastica dell'inadeguatezza di una classe politica e dirigente lontana dalla realtà.
GIAN CLAUDIO SCAGLIONE
22/07/2023 09:11
"obbligare ad una nuova turnazione il personale di ruolo". Significa fare fare turni di pronto soccorso a medici dermatologi, infettivologi, laboratoristi, ecc. con tutte le prevedibili conseguenze del caso.
Aldo43
22/07/2023 09:46
L'emergenza sanitaria va affrontata con misure programmatiche finalizzate ad un funzionamento normale dei servizi. I prontosoccorso subiscono l'onore di un'attività assistenziale continua e pressante. Un'attività che non riesce a fare fronte alle richieste urgenti dei pazienti. Il disagio per gli utenti e per il personale sanitario è davvero insopportabile. Nelle sale d'attesa delle aree di emergenze (corridoi compresi) le attese di chi deve essere sottoposto a visite ed interventi specialistici, è oltremodo lunga e stressante. Si spera che il piano presentato dalla giunta di governo per ridurre le criticità dell'attuale sistema della rete ospedaliera, possa essere applicato senza lentezza e con benefici nei confronti dei cittadini che hanno bisogno delle cure immediate da parte dei prontosoccorso. Ma nella nostra regione esistono ostocali burocratici che si frappongono ai tempi attuativi delle direttive che dovrebbero migliorare l'efficienza del servizio sanitario. E' proprio per le troppe pastoie burocratiche che le strutture sanitarie in Sicilia funzionano male, con ritardi applicativi penalizzanti per l'utenza. Ciò peraltro viene evidenziato dal fatto che molti siciliani vanno a farsi curare in strutture sanitarie delle regioni del norditalia.
Santo Maso
22/07/2023 12:32
Guardi che la.granparte delle persone al pronto soccorso non dovrebbe neanche andarci. Si tratta di persone che spesso hanno problemi che si portano appresso da settimane o mesi e che la sanità del territorio non sa o non può risolvere. Bisognerebbe avere il coraggio di spendere soldi per creare strutture che affrontino la cronicità w lasciare il pronto soccorso per le vere emergenze.
Pietro 2
22/07/2023 12:17
Ma scusate,invece di pagare cento euro l'ora x lo straordinario non si potrebbero assumere a tempo indeterminato altre figure professionali? Non si risparmierebbe?
Marco
22/07/2023 14:03
Da giorni è stata approvata una graduatoria di OSS all'asp di Catania, professionisti che hanno effettuato un regolare concorso pubblico, pronti per rinforzare gli organici di tanti ospedali siciliani in crisi, una legge nazionale permette di condividere la graduatoria.