«Stiamo lavorando a nuove aree esclusivamente temporanee e appositamente dedicate in Sicilia e Calabria - dice il commissario all’emergenza migranti, Valerio Valenti, commentando il consistente incremento del numero degli sbarchi in questo periodo - per poter sopportare il significativo aumento del carico di arrivi con la creazione o l’implementazione di “punti di crisi”, ovvero aree di primissima accoglienza, come abbiamo fatto a Lampedusa». Valenti ha aggiunto: «Stiamo stressando il territorio per l’aumento degli arrivi, che è fisiologico in estate, ma il sistema tiene e questi problemi ci sono sempre stati. Nel 90% dei casi il sistema di collocazione dei migranti ha funzionato e funziona. Ci sono state ricadute più forti su qualche territorio, ma sono criticità che nascono da situazioni specifiche».
Da sempre, secondo il commissario, «l’asse portante del sistema di accoglienza dei migranti sono lo Stato e i sindaci: ora con lo stato di emergenza entrano in campo anche le regioni e noi, in questo approccio emergenziale, siamo aperti e disponibili a idee diverse, per esempio sull’accoglienza diffusa».
Quello che è certo, ha detto inoltre, «è che non c’è l’intenzione di creare mega strutture come successe a Mineo e se dovessero risultare valide altre soluzioni emergenziali in una logica di cuscinetto lo faremo». Valenti ha anche auspicato che i nuovi incontri con i rappresentanti istituzionali dei Paesi di partenza «sortiscano effetti benefici sui flussi».
Persone:
Caricamento commenti
Commenta la notizia