L’operazione è partita nei giorni scorsi e ha l’obiettivo di recuperare quanto più possibile di una tranche di finanziamenti che vale quasi 6 milioni e mezzo. L’assessorato al Turismo sta inviando ad un lungo elenco di alberghi le lettere con cui recede dal contratto sottoscritto per fornire pernottamenti gratis ai turisti. Una manovra mai realmente portata a termine da molte strutture e che costituisce uno dei capitoli principali del flop del programma SeeSicily, su cui la Regione ha investito 70 milioni, la maggior parte dei quali rischiano ora di essere restituiti a Bruxelles dopo le recenti contestazioni della Commissione Europea.
Le ultime 3 lettere di recesso sono state inviate la settimana scorsa agli alberghi Agathae di Vittoria, Ad Maiora di Ragusa e 29 Venti di Palermo. Da tutte e tre le strutture la Regione aveva acquistato «vuoto per pieno» notti da offrire poi gratuitamente ai turisti che attraverso una piattaforma avessero a loro volta acquistato altri pernottamenti. Un modo per attrarre visitatori e trattenerli in Sicilia più giorni rivelatosi un fallimento.
Nel caso delle tre strutture il dirigente generale dell’assessorato Cono Antonio Catrini scrive nel decreto di revoca che «non è stato opzionato sulla piattaforma SeeSicily né fornito alcuno dei pernottamenti». Erano 138 quelli previsti alla Agathae, 36 quelli alla 29 Venti e 24 quelli alla Ad Maiora. Ora la Regione sta recuperando il costo di queste camere.
Le tre strutture fanno parte di un primo elenco di 40 alberghi che in questi giorni riceveranno le stesse lettere di recesso dal contratto da parte della Regione. L’obiettivo è recuperare somme che vanno a seconda della struttura da poche migliaia di euro e centinaia di migliaia e che in molti casi non sono state realmente erogate pur essendo state assegnate.
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