Da un’ottantina circa, poco prima che scoppiasse l’epidemia da Covid, ai 110 di oggi, con una ulteriore accelerazione lo scorso aprile, quando la velocità di default è salita a quota uno ogni sette giorni. Stiamo parlando dei comuni siciliani in condizioni di criticità finanziaria, entrati in pre-dissesto o, peggio ancora, in dissesto come avvenuto in queste ultime tre settimane in quel di Petrosino, Ustica e Isola delle Femmine: una «escalation esponenziale, che non può non preoccupare, perché tutte le amministrazioni che non riescono a far fronte ai propri debiti vanno incontro a pesanti difficoltà organizzative, senza poter nemmeno effettuare l’assunzione delle necessarie professionalità proprio per l’assenza di una sostenibilità economica, con ricadute a cascata sui servizi e, dunque, sulla vita della popolazione». Il servizio completo di Andrea D'Orazio sul Giornale di Sicilia in edicola