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I precari della sanità siciliana in agitazione, la Fials accusa: «Disparità di trattamento»

Una manifestazione dei precari della sanità

«Disparità di trattamento verso i precari nelle aziende sanitarie siciliane. L’assessorato non ha emanato alcuna direttiva e i commissari si muovono in ordine sparso, rifiutandosi in certi casi di rinnovare i contratti anche su posti vacanti in organico». Lo dice il sindacato Fials Sicilia che annuncia lo stato di agitazione del personale della sanità preannunciando azioni di protesta. In una nota della segreteria regionale, il sindacato autonomo ricorda che «l’assessorato ad oggi non ha emanato alcuna direttiva vincolante ai commissari straordinari delle Aziende sanitarie siciliane, in merito alla sospensiva delle procedure concorsuali e al mantenimento in servizio del personale precario «su posto vacante», con l’inevitabile conseguenza di lasciare liberi i singoli responsabili delle aziende di determinarsi in base ai più disparati e discutibili criteri di autonomia decisionale».

Secondo la Fials «in conseguenza di tale inerzia stiamo assistendo al trionfo dell’incertezza, laddove alcuni commissari si affrettano a definire i concorsi già banditi, al fine di reclutare nuovo personale dall’esterno, rendendo, nella sostanza, il protocollo sulle stabilizzazioni un vuoto esercizio di retorica politico-sindacale». La Fials ricorda inoltre che «a distanza di mesi dall’assegnazione delle risorse per i pronto soccorso non è stato avviato alcun confronto regionale, lasciando la Sicilia come fanalino di coda rispetto alle rimanenti Regioni. Inoltre ad oggi non è stato avviato alcun confronto per i criteri di ripartizione fra le singole aziende delle risorse per l’abbattimento delle liste di attesa nei servizi di emergenza-urgenza della Regione, con il conseguente adeguamento delle tariffe delle prestazioni aggiuntive ovvero di 100 euro lordi per il personale medico e 50 per il personale di comparto».

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