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La finanziaria impugnata dallo Stato, gelo tra Schifani e Falcone

Il Presidente della Regione Renato Schifani e l'assessore Marco Falcone

Di buon mattino da Palazzo Chigi è partita all’indirizzo della presidenza della Regione una Pec con la relazione di 15 pagine che dettaglia la maxi impugnativa della Finanziaria decisa giovedì notte. Lette le motivazioni che hanno portato il governo Meloni a bocciare 49 norme della sua prima manovra, Schifani si è mostrato ai fedelissimi di pessimo umore. Un’irritazione rivolta non ai ministri ma all’assessore all’Economia, Marco Falcone.
Fra presidente e assessore ieri è calato il gelo. I due si sono scambiati solo messaggi. Mentre le prime mosse per salvare alcune delle principali misure scivolate sull’esame romano se le è intestate Schifani. È stato lui a chiamare il ministro per gli Affari Europei, Raffaele Fitto, e concordare una road map per ottenere le risorse necessarie. Risorse per 800 milioni che l’impostazione data alla Finanziaria da Falcone prevedeva di spendere subito.

Sul Giornale di Sicilia oggi in edicola un servizio di Giacinto Pipitone

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