L’Ars ha approvato una mini proroga di 2 mesi per tutti i cosiddetti precari Covid. Si tratta di un emendamento presentato dalla Lega con Marianna Caronia e Vincenzo Figuccia e sostenuto poi trasversalmente da quasi tutte le forze politiche. Il testo è inserito nella legge di assestamento di bilancio approvata poi con 38 voti a favore e appena 16 contrari. L’emendamento assegna una proroga dei contratti non solo a medici e infermieri (che però speravano in un impiego molto più lungo in vista della stabilizzazione) ma anche a tecnici e amministrativi. Questi ultimi sono la vera sorpresa visto che per loro la strada della semplice proroga sembrava sbarrata dalle regole nazionali. Anche per questo motivo Luigi Sunseri, deputato dei 5 Stelle, ha criticato la scelta dell’Ars: «Ho il timore che la norma verrà impugnata e fra due mesi saremo qui a parlare di beffa». La scelta di votare l’emendamento di proroga è stata invece spinta da Fratelli d’Italia che ha esultato con Nicola Catania e Marco Intravaia. Il presidente Schifani si è detto soddisfatto dalla norma approvata all’Ars. E domani potrebbe portare in giunta la delibera che dà il via alle proroghe: «Ieri ho incontrato una delegazione di questi lavoratori e ho preso un impegno che ho subito mantenuto, grazie anche alla sensibilità del Parlamento regionale sul tema. Lavoreranno ancora per due mesi e nel frattempo c'è l'impegno di tutte le parti coinvolte a sedere a un tavolo tecnico, che istituiremo presso l'assessorato alla Salute, che cercherà di individuare possibili percorsi per l'impiego di queste risorse umane». Poco prima del voto dell’Ars erano stati i sindacati a protestare per il fatto che i contratti stanno per scadere e nulla era ancora stato deciso. «Mancano tre giorni alla scadenza del contratto dei circa tremila tecnici e amministrativi, più di 700 solo a Palermo. E ancora la delibera per la mini proroga non è stata firmata. Siamo alle solite, la politica si riduce sempre all’ultimo minuto, mentre dall’altra parte ci sono famiglie che trascorrono le festività senza garanzie per il futuro» è stata la denuncia dei segretari Andrea Gattuso di Nidil Cgil, Giuseppe Cusimano della Felsa Cisl e Danilo Borrelli della Uil Temp Sicilia. Che hanno aggiunto: «Ricordiamo che i Co.co.co sono impiegati presso le strutture commissariali nate per l’emergenza Covid e che in questi ultimi due anni difficili di pandemia hanno retto i servizi volti a contrastare questa emergenza. Abbiamo chiesto più volte un incontro al governo regionale e, lo facciamo di nuovo oggi, al presidente Renato Schifani, sensibile a questa emergenza. Chiediamo il rinnovo dei contratti per questi lavoratori visto che l’emergenza non è finita». «I lavoratori amministrativi Covid hanno finalmente una prima importante risposta, il Pd ha richiesto e sostenuto la proroga dei loro contratti», dice il capogruppo del PD all’Ars Michele Catanzaro dopo l’approvazione del ddl di variazione di bilancio che contiene la proroga dei contratti del personale tecnico professionale ed amministrativo in scadenza il prossimo 31 dicembre. «Il Partito democratico - aggiunge Catanzaro - si è impegnato fin dal primo momento per la proroga dei contratti del personale amministrativo impegnato in prima linea durante l’emergenza Covid». «Si tratta di personale medico, sanitario e amministrativo che ha maturato sul campo una grande esperienza che non andrà dispersa ma costituirà ora un patrimonio per tutto il sistema della sanità pubblica siciliana», dicono i deputati del gruppo di Forza Italia all’Ars (Pellegrino, Gallo Afflitto, Gennuso, Grasso, Lantieri, La Rocca Ruvolo, Vitrano, Falcone e Tamajo). Per i deputati del gruppo Fi ( Michele Mancuso, Gianfranco Micciché e Nicola D’Agostino) «deve essere intesa come il primo passo verso un percorso di più ampio respiro che mira alla piena stabilizzazione; per farlo, siamo anche favorevoli all’adozione di un procedimento selettivo che dia evidenza pubblica». «Sono certa che il tema della stabilizzazione verrà affrontato con criteri che rispondono alla selezione pubblica al fine di garantire un percorso corretto per il pieno inserimento nelle strutture del sistema sanitario regionale. Intanto è stato fatto un primo passo a tutela di queste professionalità in un momento in cui il Covid si riaffaccia prepotentemente», dice Marianna Caronia, capogruppo di Lega-Prima l’Italia.