«Bene i 200 milioni relativi all’accordo firmato da me col ministro Giorgetti in ordine alla transazione di un maggior credito della mia Regione nei confronti dello Stato». Lo dichiara il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, a seguito dell’accordo raggiunto con il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti.
“Ma adesso occorre urgentemente una norma molto nota al governo, e sulla quale mi sono intrattenuto a lungo con quest’ultimo più volte, unitamente ad assessori della mia giunta di altri partiti, - sottolinea il presidente - una norma che rimuova gli effetti della inopinata sospensione del giudizio del consuntivo 2020 da parte della Corte dei Conti che ha impugnato davanti la Corte costituzionale un provvedimento legislativo a firma Conte-Mattarella. Quest’ultimo autorizzava la spalmatura del disavanzo ereditato nel 2018 dal governo Crocetta in dieci anni. Una norma rispettata dall’organo contabile nel corso del precedente anno, ed inaspettatamente contestata l’anno successivo con la conseguente paralisi del bilancio regionale siciliano».
“Un conflitto di poteri senza precedenti tra due organi dello Stato, e cioè Corte dei Conti e governo nazionale, - conclude il governatore - in cui parte lesa è la Regione da me guidata da soli due mesi. Confidiamo che il governo nazionale farà chiarezza legislativa su questo increscioso episodio, al fine di evitare conseguenze disastrose sulle finanze di una incolpevole Regione che sta sistematicamente sforzandosi di assicurare continuità di buon governo ai siciliani».
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