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Concorso in magistratura: sarà possibile partecipare subito dopo la laurea. Tutte le novità

Nuove regole di accesso e svolgimento del concorso in magistratura: sarà possibile partecipare subito dopo la laurea e si introduce la possibilità di utilizzare il computer per lo svolgimento delle prove scritte. Le nuove regole, contenute all’interno del decreto “Aiuti ter”, approvato dal Consiglio dei Ministri, saranno in vigore con il prossimo bando.

Concorso in magistratura subito dopo la laurea

Per partecipare al concorso in magistratura sarà richiesto, dunque, il solo requisito della laurea in giurisprudenza, senza più l’obbligo di frequenza di tirocini o scuole di specializzazione per le professioni legali. Questa nuova procedura servirà per rendere più veloci le assunzioni dei nuovi magistrati. L’accesso al concorso per la magistratura ordinaria è aperto anche ai neolaureati (all’esito di corsi universitari di durata non inferiore a quattro anni). Ai prossimi concorsi, ovviamente, potranno partecipare anche coloro che avevano i requisiti ora modificati: si tratta infatti dell’ampliamento della platea dei concorrenti, che mira a garantire una maggiore partecipazione.

Concorso in magistratura, prove scritte con pc

Dal prossimo concorso in magistratura, le prove scritte potranno svolgersi tramite strumenti informatici, con modalità da definire con decreto ministeriale. Novità anche per i membri della commissione di concorso. Sempre per accelerare i tempi di definizione dei concorsi, si prevede che i professori universitari possano d’ora in poi chiedere direttamente al proprio ateneo, e senza necessità di un decreto ministeriale, l’esonero parziale o totale dall’attività didattica, così da dedicarsi a tempo pieno alle prove concorsuali.

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