Caterina Chinnici rimarrà candidata o si ritirerà dalla corsa per la presidenza della Regione siciliana? È la domanda che si stanno ponendo diversi dirigenti del Pd, in attesa che l’eurodeputata dia comunicazioni al partito dopo avere preso atto della scelta del M5s di correre da solo e di rompere la coalizione che l’aveva portata a vincere le primarie del 23 luglio. Ma l'eurodeputata scioglierà la riserva solo domani 23 agosto. Il terremoto provocato dalla rottura dei grillini, che hanno scelto di andare da soli abbandonando l'alleanza col Pd e con Claudio Fava, continua a provocare scosse di assestamento. La candidata che ha vinto le primarie si è mostrata, con chi ci ha parlato, molto delusa. E rispetto alle voci di un suo imminente ritiro si è lasciata scappare poche parole che però alimentano le indiscrezioni: “"Attraverso le primarie mi era stata affidata la guida di una coalizione che non esiste più. Tanta rispettosa e paziente attesa per ritrovarsi ora in uno scenario stravolto che di fatto azzera tutto e impone nuove riflessioni nel pochissimo tempo rimasto”. Per il Pd sarebbe un problema enorme, perchè nel simbolo che ha già presentato il nome della Chinnici è stato inserito con grande evidenza. Se sarà costretto a scegliere un altro candidato si troverà nella situazione di aver un nome nel simbolo diverso da quello per cui chiederà il voto. Questa sera anche la telefonata di confronto tra Conte e Chinnici. Conte ha voluto ribadire alla Chinnici le ragioni della scelta di rompere e correre da soli, chiarendo che non c’è nulla di personale nei suoi confronti, “ci ha fatto piacere fare questo percorso insieme ed eravamo molto ben disposti, abbiamo stima per lei e anche sui temi mi dicono che si stava lavorando bene”. “Avevo detto che ciò che succede a Roma succede anche a Palermo, lo avevo detto, ma il Pd ha fatto orecchie da mercante”. Poi sugli impresentabili: “Io non posso candidare Scarpinato e de Raho e poi accettare impresentabili nelle liste in Sicilia”. Conte ha inoltre detto alla Chinnici di aver apprezzato la sua uscita sugli impresentabili ma il problema non è stato risolto. “Non possiamo accettare che una alleanza possa essere usata per abbassare l’asticella della legalità, non voglio fare la foglia di fico per coprire vecchie logiche politiche che poi hanno il sopravvento sui principi di legalità". «Caterina Chinnici sta valutando, non ho la palla di vetro». Così il segretario siciliano del Pd, Anthony Barbagallo, ha risposto a chi gli ha chiesto, durante la direzione del partito in corso, se Chinnici conferma la candidatura alla presidenza della Regione siciliana nonostante il M5s abbia rotto l’alleanza decidendo di correre da solo. È Nuccio Di Paola, attuale referente regionale del M5s, il candidato dei 5stelle a governatore in Sicilia, dopo la decisione di Giuseppe Conte di rompere l’alleanza col Pd. «In Sicilia il Movimento 5 Stelle correrà con Nuccio Di Paola Presidente. Impegno, correttezza e schiena dritta, la nostra proposta per il Governatore che ogni siciliano merita!». Così il leader del M5s Giuseppe Conte ufficializza il candidato del Movimento alle regionali siciliane.