
«Siamo in una fase regressiva dello stato democratico che alcuni politologi definiscono come il ritorno della clanizzazione della politica». Così l’ex procuratore generale presso la Corte d’Appello di Palermo Roberto Scarpinato, in corsa con il Movimento 5 stelle alle prossime elezioni politiche, in una intervista al Fatto Quotidiano. Una scelta dettata dall’intenzione di difendere la democrazia, che vede minacciata. Secondo l’ex magistrato la democrazia italiana è «fragile» e «sempre a rischio di involuzione autoritaria».
La storia italiana è stata «segnata da una criminalità di settori significativi delle classi dirigenti», fa notare. Non a caso la giustizia, dice, è sempre «rimasta al centro del dibattito politico». «I miei colleghi stranieri non riescono a comprendere come e perché in Italia si arrivi a rischiare una crisi di governo per temi come la riforma della prescrizione», afferma.
«È in corso un inquietante processo di restaurazione del passato di cui si colgono tanti segnali», sostiene l’ex procuratore, che fa riferimento a «un passato di convivenza tra Stato e mafia». Scarpinato ha scelto di candidarsi con il M5s perché Giuseppe Conte «mi ha assicurato che la questione mafia, cancellata in questa campagna elettorale dall’agenda degli altri partiti, sarebbe rimasta invece centrale in quella dei 5 Stelle».
9 Commenti
Secondo lavoro
19/08/2022 13:23
La questione mafia cancellata? Ma se c'è chi ci costruisce una carriera "antimafia" sopra...! Come mai però la mafia cambia e si rinnova sempre ?
Manlio
20/08/2022 00:40
Caro Scarpinato, ormai solo gli stolti o gli stupidi, non hanno capito che non c'è una vera e reale volontà di debellare la mafia, per il semplice fatto che una certi partiti hanno preso il posto della DC. È quindi pezzi dello stato sono a loro volta mafiosi. Il famoso terzo livello di cui parlava Falcone. Politici condannati per mafia che fanno campagna elettorale ne sono un piccolo esempio.
Ernesto Spietato
20/08/2022 00:44
C'è chi vota e preferisce Cuffaro e Dell'utri e chi Scarpinato. Fatevi una domanda e datevi una risposta. Io con i.primi due non ci prenderei neanche un caffè.
giuseppe
20/08/2022 08:11
I pandistelle possono essere votati dI percettori di rdc
Secondo lavoro
19/08/2022 13:26
Restaurazione del passato? A Villa Trabia mi risulta avesse detto che la mafia com' era rimane e che le stragi di Falcone e Borsellino non hanno segnato un passo, malgrado il loro sacrificio, cosa su cui sono d'accordissimo non credendo minimamente a questa moralizzazione dei siciliani. Evidentemente ho capito male io ma c'è anche un video pubblico di una parte del suo intervento certamente interessante.
Adiemus
19/08/2022 15:11
Perchè,i clan sono andati via da Palermo?
Gabriele
19/08/2022 18:06
Il successo elettorale alle ultime elezioni a Palermo, di un partito in particolare, ormai dato per morente, dovrebbe fare molto riflettere.....il significato è chiarissimo: la mafia si è ben riorganizzata per condizionare il voto, soprattutto nelle borgate.
Piero
19/08/2022 23:33
Veramente io non mi faccio condizionare da nessuno quando voto perché voto liberamente quindi nemmeno tu mi dici chi non bisogna votare o chi sia o meno mafia in base ai tuoi resoconti. Piuttosto, volevi che votassi qualcuno in particolare o ti candidi?
Mimmo De Leo
19/08/2022 18:54
Capisco più che altro che a fine carriera di magistrato, stimato peraltro, abbia voluto giocarsi la carta della politica,con le carte da giocarsi che ha a disposizione. Tuttavia, lavorare nella politica è diverso dal lavorare in magistratura.
Michele
19/08/2022 19:15
Ora siamo più tranquilli
Geniale
19/08/2022 21:02
Oh, ma se qualcuno si candida contro il ritorno dei clan allora devo votarlo se sono buono altrimenti vado all' inferno. Bello questo film. Però non mi risulta siano andati via, in compenso in campagna elettorale arrivano anche i cacciatori dei clan, i dissuasori dei clan insomma!
Coscienza Critica
19/08/2022 23:33
Quando si ricoprono certe cariche sarebbe opportuno stare lontano dalla politica anche se si è in pensione. Vale per questo caso, ma anche per i precedenti ed i successivi.
Ugo
20/08/2022 11:39
Perchè?
Augusto Marinelli
20/08/2022 10:58
Giusto una precisazione, al netto delle polemiche disarmanti su chi tra i pubblici ministeri sia più antimafia dell'altro. Giovanni Falcone fu molto chiaro su cosa intendesse con l'espressione "terzo livello" nella sua audizione al CSM dell'ottobre 1991. Testualmente: "Il terzo livello, inteso quale direzione strategica, che è formata da politici, massoni, capitani d’industria ecc.… e che sia quello che orienta Cosa nostra, vive solo nella fantasia degli scrittori: non esiste nella pratica”. E in un notissimo convegno palermitano del giugno 1988 aveva puntualizzato: “Al di sopra dei vertici organizzativi, non esistono terzi livelli di alcun genere, che influenzino e determinino gli indirizzi di Cosa nostra. Ovviamente, può accadere ed è accaduto che, in determinati casi e a determinate condizioni, l’organizzazione mafiosa abbia stretto alleanze con organizzazioni similari e abbia prestato ausilio ad altri per fini svariati e di certo non disinteressatamente; gli omicidi politici commessi in Sicilia, specie negli ultimi anni, sono la dimostrazione più evidente di specifiche convergenze di interessi fra la mafia e altri centri di potere”. Se qualcuno ritiene di saperne più di Giovanni Falcone, lo dica.