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Regionali, Tajani rilancia: «Il nostro nome è Prestigiacomo»

Nino Minardo (Lega)

Dopo Nello Musumeci anche Nino Minardo si chiama fuori dalle trattative per la scelta del candidato presidente della Regione. Chi non molla è Antonio Tajani.  «In Sicilia, dove Forza Italia ha una forza rilevante, chiediamo una guida azzurra alla Regione. Il nostro nome è Prestigiacomo. Stiamo lavorando e l’accordo si troverà: il centrodestra vincerà e governerà bene», afferma il coordinatore nazionale di Forza Italia.

Anche la Lega punta, comunque,  alla Regione.«Per chiarezza, ribadendo che la Lega-Prima l’Italia lavora per l’unità e la sintesi della coalizione di centrodestra, io non sono più disponibile a candidarmi alla Presidenza della Regione perché ho scelto di proseguire l’attività nel Parlamento nazionale. Ma siamo pronti a fare nostra proposta», dice Minardo.

«La Lega Sicilia-Prima l’Italia è l’unico partito che ha dimostrato di voler chiudere in fretta favorendo responsabilmente la sintesi. Io, l’ho già detto e lo ripeto, ho già deciso di tornare a correre per il Parlamento nazionale ma siamo ovviamente prontissimi ad offrire alla coalizione la nostra proposta di candidatura». Così il segretario della Lega in Sicilia risponde all’ANSA alla domanda se il partito di Salvini, dopo il no di FdI a Stefania Prestigiacomo, avanza sempre la proposta di poter esprimere il candidato alla presidenza della Regione siciliana. Prima dell’intesa con Forza Italia su Prestigiacomo la Lega al tavolo regionale di coalizione qualche giorno fa aveva espresso due nomi: Nino Minardo o in alternativa Alessandro Pagano. «Ma andiamo alle cose serie e lasciamo ad altri il dibattito sui nomi che non mi ha mai appassionato - aggiunge Minardo - La Lega Sicilia-Prima l’Italia ha le liste pronte e stiamo riscontrando in queste ore numerose nuove adesioni di importanti pezzi di classe dirigente, militanti, professionisti, imprenditori. Noi siamo pronti e lavoriamo affinché anche nel programma nazionale del centrodestra vengano inserite delle priorità per la nostra regione, prime fra tutti il Ponte sullo Stretto e i termovalorizzatori per risolvere l’annoso problema dei rifiuti che potranno finalmente diventare risorsa e non più costo. Di questo e tanto altro vorremmo parlare ai siciliani e spero che i nostri alleati facciano presto chiarezza e favoriscano la sintesi attorno ad una proposta unitaria per la Presidenza della Regione».

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