Da un lato l’obiettivo di tenere legati a sé i grillini, dall’altro l’ambizione di allargare la coalizione fino all’asse Calenda-Bonino. Sono i giorni decisivi per il segretario del Pd siciliano, Anthony Barbagallo: «Io penso che fra martedì e mercoledì l’alleanza prenderà forma definitiva anche in Sicilia».
Barbagallo si dice certo che «il patto con i 5 Stelle che ha portato alla celebrazione delle primarie che hanno incoronato Caterina Chinnici terrà». Ma proprio ieri i grillini hanno rivelato un inasprimento dei rapporti col Pd, che nasce a Roma ma si riverbera in Sicilia. «Io non sono così sicuro che alla fine andremo insieme alle elezioni - ha esordito il capogruppo 5 Stelle Nuccio Di Paola -. A Roma ogni giorno che passa i rapporti si fanno più tesi. E in questo senso l’election day (il voto il 25 settembre insieme alle Politiche) non aiuta. Come potremmo difenderci dagli attacchi di Letta sul piano nazionale e nello stesso giorno chiedere agli elettori siciliani di votarci in una alleanza col Pd?». In ogni caso il tempo stringe, anche per una eventuale corsa solitaria dei 5 Stelle. Che dovrebbero a quel punto individuare un loro candidato da contrapporre a quello del centrodestra e alla stessa Chinnici: «Domani ci sarà una assemblea regionale del Movimento e faremo chiarezza» anticipa Di Paola. Che rilancia un altro tema di scontro: «Che rapporto avrà il Pd siciliano con Calenda e Bonino?». Sul Giornale di Sicilia oggi in edicola un servizio di Giacinto Pipitone
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