E’ scontro durissimo nel centrosinistra alla vigilia della presentazione delle regole delle primarie per l’elezione del presidente della Regione. «"Non è più il tempo per candidare i parenti delle vittime di mafia" è una frase vergognosa e oscena. La pronuncia, in un’intervista, un dirigente palermitano del PD riferendosi, presumo, non a me (il PD non è il mio partito) ma a Caterina Chinnici, possibile candidata di quel partito alle primarie del 23 luglio», afferma Claudio Fava, candidato alle primarie per la presidenza della Regione, riferendosi a dichiarazioni del segretario provinciale del Pd palermitano, Rosario Filoramo. «Il Pd deve candidare un suo dirigente politico. Non è più il tempo per candidare i parenti delle vittime di mafia. Se si rompe un rubinetto chiami un idraulico, se stai male vai dal medico. Questo è il tempo in cui ci vuole un politico», aveva detto Filoramo. «Siamo ancora ostaggi - aggiunge Fava - di una sottocultura politica che considera i familiari dei morti di mafia una categoria antropologica, una specie di riserva indiana, donne e uomini segnati a vita da una lettera scarlatta. Un pensiero osceno, non trovo altre parole. A Caterina Chinnici tutta la mia solidarietà».