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Da Salvini a Musumeci, appelli all'unità del centrodestra in Sicilia. L'asse di Cascio: pronti al dialogo

Matteo Salvini e Nello Musumeci

Nuovi appelli all'unità del centrodestra in Sicilia in vista delle lezioni comunicali e regionali. «Ribadisco il mio appello all’unità del centrodestra anche alle elezioni amministrative. A Palermo non possono esserci due, tre, quattro candidati di centrodestra. La Lega ha fatto il suo gesto di responsabilità, ci sono ancora troppi candidati, e chiedo al centrodestra di sceglierne uno a Palermo, uno a Parma, uno a Viterbo, uno dove siamo divisi», ha detto il leader della Lega Matteo Salvini a margine della Conferenza organizzativa nazionale di Confedilizia.

Nel centrodestra in Sicilia “nessuna contesa, c’è soltanto la necessità di fare chiarezza. Sono convinto che i leader delle forze politiche del centrodestra troveranno le ragioni che uniscono piuttosto che saltare quelle che dividono. Sono fiducioso», ribadisce il presidente della Regione Sicilia Nello Musumeci, arrivando alla conferenza programmatica di Fratelli d’Italia a Milano. “Sono convinto che troveremo l’unità - ha ribadito- e che troveremo la forza dello stare assieme. Sto governando con la Lega e Forza Italia insieme dal primo giorno».

Mi dispiace che il nostro ‘beau gestè non sia servito ad abbassare i toni e che il centrodestra si sia trasformato in un ring per questioni non strettamente collegate alle amministrative» dichiara Carolina Varchi, deputato di Fratelli d’Italia che ieri ha ritirato la sua candidatura a sindaco di Palermo. «Roberto Lagalla sa bene di poter contare sul mio pieno sostegno istituzionale e personale, nonché dell’intera classe dirigente di FdI. Come è noto, in questi giorni siamo impegnati al MiCo di Milano per la Co nferenza programmatica fortemente voluta da Giorgia Meloni ma da lunedì tutte le nostre energie saranno nuovamente dedicate alla nostra Palermo e incontrerò con una delegazione di FdI il candidato a sindaco Roberto Lagalla per condividere i prossimi passi e i punti salienti del programma».

«Io, come altri candidati, ho fatto un gesto di responsabilità facendo un passo indietro dopo una campagna elettorale avviata, un programma definito e delle liste a me collegate già pronte», sottolinea Francesco Scoma, deputato della Lega e componente dell’Ufficio di presidenza della Camera. “La Lega - Prima l’Italia ha fatto un passo indietro per il bene della coalizione, pur avendo apertamente puntato sulla mia candidatura a sindaco con le parole del nostro leader, Matteo Salvini. - aggiunge - Non ho rinunciato alla corsa per per vedere vincere Miceli e lasciare la città abbandonata al suo declino per altri cinque anni. Ora è chiaro che tutti possono fare un passo indietro e compiere ogni sforzo per cercare una sintesi che possa unire tutto il centrodestra. Spero che prevalga il buon senso, quello che solo in pochi hanno saputo di dimostrare in queste settimane in cui la politica si è allontanata altri anni luce dai problemi della città e dei suoi cittadini».

Gianfranco Miccichè, Nino Minardo, Massimo dell’Utri e Roberto Di Mauro aprono cautamente al dialogo: “Registriamo un proliferare di notizie false su accordi al ribasso, rinunce e incontri tra leader politici. Si tratta ovviamente di mezzucci che mirano a destabilizzare ulteriormente un quadro politico che vede in disgregazione il centrodestra in occasione delle amministrative di Palermo. Ribadiamo il nostro pieno appoggio a Francesco Cascio, miglior candidato a sindaco. Restiamo disponibili al confronto e al dialogo con altre forze politiche se questo serve a una sintesi e ad una maggiore unità”, scrivono i leader di Forza Italia, Prima l’Italia, Noi con l’Italia e Autonomisti.

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