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La Sicilia e l'Europa: sempre più vicino il «sì» dell'Ue al Patto per le Isole

L'assessore regionale all'Economia, Gaetano Armao

«All’on. Younous Omarjee i complimenti della Sicilia e di tutte le regioni insulari d’Europa per l’adozione da parte della Commissione da lui guidata della risoluzione sulle Isole. La proposta di risoluzione rafforza la centralità politica assunta dalla condizione di insularità, consentendo un ulteriore passo in avanti verso l’affermazione a livello europeo, in linea con il riconoscimento in Costituzione che si sta completando in Italia». Sono le parole del vicepresidente ed assessore regionale all’Economia, Gaetano Armao, che presiede l’intergruppo delle Isole europee al Comitato europeo delle Regioni.

La risoluzione «Isole e politica di coesione: situazione attuale e sfide future» è stata approvata dalla Commissione per lo sviluppo regionale (Regi) del Parlamento Europeo, relatore proprio l’eurodeputato francese Younous Omarjee, che la presiede. Verrà posta in votazione all’Assemblea plenaria nella prossima sessione di giugno. Omarjee qualche giorno fa ha partecipato ad un confronto presso la sede di Roma della Regione Siciliana con esponenti governativi, parlamentari ed esperti italiani sui temi dell’insularità declinati nella proposta di risoluzione europea.
I parlamentari europei componenti della Commissione per lo sviluppo regionale con la risoluzione approvata con ampia maggioranza (39 voti favorevoli, 1 contrario) sollecitano la Commissione europea a presentare un programma specifico dell’Ue ed un «Patto per le Isole» che promuova la crescita, la vivibilità, l’innovazione, il turismo, la biodiversità e riduca il divario economico tra le aree continentali e le regioni insulari.

La risoluzione raccoglie, così, molte delle istanze sulle forme di riequilibrio e le misure di compensazione elaborate negli ultimi anni dal Comitato europeo delle Regioni. Gli eurodeputati componenti della Commissione per lo sviluppo regionale hanno inoltre proposto l'istituzione per il 2024 dell’«Anno europeo delle isole». Ritengono, infatti, come riferisce Armao, che le identità culturali e linguistiche delle isole europee debbano essere preservate e promosse in forme particolari. Le regioni insulari europee - spiega Armao - contano una popolazione superiore a 20 milioni di abitanti, distribuiti su circa 2.400 isole appartenenti a 13 paesi membri, che rappresentano il 4,6% della popolazione totale dell’Ue. L’Italia è il Paese col più alto numero di cittadini insulari d’Europa, quasi 7 milioni. Le isole europee, oltre ad affrontare le questioni del divario economico, sociale e territoriale, della perequazione infrastrutturale, della continuità territoriale, della fiscalità di sviluppo, sono inoltre in prima linea nel fronteggiare il cambiamento climatico che provoca l’aumento del livello delle acque, la desertificazione e rende più frequenti i disastri naturali. Ecco perché, è il giudizio del vicepresidente della Regione, un sostegno specifico si rende ormai necessario al fine di consentire una maggiore resilienza delle isole al cambiamento climatico.

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