Venerdì 27 Dicembre 2024

Ex sportellisti siciliani senza lavoro, il Silav chiede le dimissioni dell’assessore Scavone

Antonio Scavone, assessore regionale alla Famiglia

Dimissioni dell’assessore regionale della Famiglia, delle Politiche Sociali e del Lavoro Antonio Scavone. È quello che chiede il SiLav dopo le recenti diffide con le quali proponeva di avviare immediatamente e senza ulteriore indugio le procedure attuative per la tempestiva ricollocazione lavorativa degli ex sportellisti. Il sindacato italiano lavoratori, visto che “l’inerzia dell’assessore Scavone, ha cagionato un gravissimo danno agli ex lavoratori Esperti in Politiche Attive del Lavoro della Regione Siciliana, attualmente rimasti senza lavoro da anni pur essendo regolarmente iscritti nell’Elenco Unico ad esaurimento, istituito con legge regionale n. 8 del 17 Maggio 2016; che per formare gli Esperti in Politiche Attive del Lavoro della Regione Siciliana sono state impegnati circa trenta milioni di euro (tra fondi regionali e comunitari – per cui si potrebbe palesare un discendente danno erariale); che l’avvio imminente del programma GOL inserisce nell’ambito della Missione 5, Componente 1, del PNRR, la sezione del Piano dedicata alle politiche del lavoro, prevedendo il varo di un Piano per le nuove competenze, il potenziamento dei centri per l’impiego e il rafforzamento del sistema duale", chiede, con una lettera inviata anche al presidente della Regione Nello Musumeci e alla Corte dei Conti, le immediate dimissioni dell’assessore Antonio Scavone, e, nello stesso momento, la costituzione di un Tavolo tecnico per la risoluzione tempestiva della problematica che interessa gli Esperti in Politiche Attive del Lavoro della Regione Siciliana.  Inoltre, il SiLav fa presente che l’atteggiamento dell’assessore “rasenta la delegittimazione del Parlamento Siciliano". "Occorre la massima attenzione sulla situazione che attanaglia la serenità economica e familiare degli ex lavoratori Esperti in Politiche Attive del Lavoro della Regione Siciliana - dichiara Rosanna Iacona, responsabile regionale Donne DC Nuova -. Non si può non tenere conto che questi lavoratori siano rimasti senza lavoro già da anni, seppur regolarmente iscritti nell’Elenco Unico ad esaurimento, istituito con legge regionale n. 8 del 17 Maggio 2016". "La Democrazia Cristiana Sicilia Donne  - continua - si unisce a gran voce alle richieste della SiLav circa l’istituzione di un imminente Tavolo tecnico di concertazione, al fine di ridare la giusta dignità che spetta a questa famiglie. Non possono più rimanere ancora appese ad una speranza sempre più fievole, bisogna dare pronte ed immediate soluzioni. È un dovere morale alla quale la Regione Siciliana non può esimersi dal risolvere in tempi celerissimi".

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