Anche la Camera, dopo il Senato, ha approvato all’unanimità il riconoscimento delle peculiarità delle isole e il superamento degli svantaggi derivanti dalla condizione d’insularità con la proposta di modifica dell’articolo 119 della Costituzione. Il riconoscimento nella Costituzione italiana della condizione d’insularità «restituisce a siciliani e sardi un diritto fondamentale nel Paese europeo con il più alto numero di cittadini insulari nell’Unione europea», afferma il vice presidente della Regione siciliana, Gaetano Armao. Ci sono stati 425 voti favorevoli e un astenuto. Ora il testo passa di nuovo al vaglio del Senato in quanto necessari quattro passaggi, due in ciascuna Camera, trattandosi di un ddl che modifica la Carta costituzionale.
Spiega l’assessore siciliano all’Economia: «E' una battaglia che ha visto, e vede, i siciliani e i sardi impegnati sul piano regionale, nazionale ed europeo. Essenziali sono risultati, oltre alla presentazione della proposta di legge costituzionale d’iniziativa popolare sottoscritta da oltre 200 mila sardi, la determinazione dei costi dell’insularità realizzata dal governo siciliano ed il disegno di legge voto approvato all’Assemblea regionale siciliana, come le iniziative presso il Comitato europeo delle Regioni e la proposta di risoluzione all’esame del Parlamento europeo». Una coralità di iniziative che giunge adesso al pieno riconoscimento del diritto a misure compensative per ridurre gli svantaggi per gli oltre 6 milioni e mezzo di italiani che risiedono nelle Isole. I 100 milioni di euro già assegnati dalla legge di bilancio 2022, a Sicilia e Sardegna, per la condizione di insularità costituiscono, per l’assessore all’Economia, «solo il primissimo stadio di quella compensazione economica necessaria per far fronte al divario ed agli oneri occulti che gravano su ogni cittadino o impresa di un’isola».
«Finalmente l’Aula della Camera ha approvato con 425 sì e senza voti contrari la proposta di legge di iniziativa popolare che riconosce l’insularità in Costituzione, già votata in commissione Affari Costituzionali più di due mesi fa. Auspichiamo un iter rapido nella seconda deliberazione, naturalmente in linea con i tempi dettati dalla Costituzione. Dobbiamo lavorare per far entrare in vigore il testo prima della pausa estiva. Sarà la prima riforma costituzionale di iniziativa esclusivamente popolare nella storia della nostra Repubblica“: così Giuseppe Brescia, presidente della commissione Affari Costituzionali della Camera e deputato del MoVimento 5 Stelle. “Centinaia di migliaia di cittadini hanno firmato questa proposta di legge e ringraziamo i comitati promotori che soprattutto in Sardegna e Sicilia si sono mobilitati credendo nella partecipazione dei cittadini. Il voto di oggi risponde al loro impegno contro i disagi che chi vive su un’isola troppo spesso affronta. È una questione che riguarda 7 milioni di italiani. Con questa riforma rimediamo a un errore fatto nel 2001 quando venne cancellato il riferimento al principio dell’insularità voluto dai costituenti. La definitiva approvazione sarà ancora una volta il successo del metodo delle riforme puntuali», aggiunge Brescia.
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