«Assistiamo in questi giorni al consueto valzer attorno alle figure di sindaco della città di Palermo e presidente della Regione Siciliana. E, ancora una volta, non possiamo che stigmatizzare questo atteggiamento assolutamente autolesionista di un’area politica, quella del centrodestra, che nel Paese riscuote, sondaggi alla mano, un consenso ampissimo». Così in una nota Michele Pivetti Gagliardi, vice presidente nazionale dell’Unione monarchica italiana.
«L’isterismo di alcuni addirittura mette in discussione la ricandidatura del presidente uscente, Nello Musumeci, il quale 5 anni fa è stato il candidato vincente di una coalizione ampia che ebbe la meglio sulla sinistra e i populisti».
«Ancora non è dato sapere - aggiunge Pivetti - perché il presidente Musumeci non debba essere ricandidato, non è dato sapere dove avrebbe fallito, per altro in condominio con quelle stesse forze politiche che lo accompagnano ancora oggi al governo della Regione. Ancora non è dato sapere chi e perché sarebbe migliore di Musumeci alla guida della Regione».
L’Unione monarchica italiana invita la politica a trovare una sintesi, «perché i giochetti a cui siamo tristemente abituati, oggi non possono e non devono trovare spazio nel dibattito complessivo. Oggi - 161 anni fa - il Tricolore diventava la bandiera nazionale - conclude Pivetti - sarebbe bello se questa bandiera rappresentasse ancora oggi l’interesse nazionale da porre innanzi qualsiasi scelta a tutti livelli».
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