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Attivato il fondo per il rimborso delle spese a chi è stato assolto in maniera definitiva

Al via il fondo per il rimborso delle spese legali degli assolti nel processo penale. Con decreto del ministero della Giustizia, di concerto con quello dell’Economia, vengono definiti criteri e modalità di erogazione dei rimborsi previsti dalla legge di bilancio per il 2021. Si tratta di una misura che introduce nel processo penale un principio di equità, prevedendo che a favore dell’imputato assolto, a partire dall’anno scorso, con sentenza diventata irrevocabile perché il fatto non sussiste, perché non ha commesso il fatto o perché il fatto non costituisce reato, può essere riconosciuta una somma di denaro per le spese legali che ha dovuto sostenere dovendo fronteggiare accuse rivelatesi infondate, scrive Il Sole 24 Ore.

A essere esclusi dal perimetro della legge sono i casi: di assoluzione da uno o più capi d’imputazione, accompagnati però dalla condanna per gli altri; di estinzione del reato per avvenuta amnistia o prescrizione; di sopraggiunta depenalizzazione dei fatti oggetto di imputazione. Inoltre, precisa il decreto, l’imputato assolto non deve avere beneficiato nel medesimo procedimento del patrocinio a spese dello Stato e non deve avere ottenuto la condanna del querelante al rimborso delle spese di lite. Il massimo dell’importo che potrà essere ottenuto è di 10.500 euro. La richiesta dovrà essere presentata personalmente dall’imputato assolto attraverso spid e piattaforma telematica disponibile dal sito www.giustizia.it.  .La domanda dovrà essere presentata entro il 31 marzo dell’anno successivo a quello in cui la sentenza è diventata irrevocabile; non saranno esaminate le domande arrivate dopo quella data, tuttavia in sede di prima applicazione del rimborso, con riferimento alle sentenze diventate irrevocabili nel corso del 2021, le domande potranno essere presentate a partire dal prossimo 1° marzo fino al 30 giugno di quest’anno.

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