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Ragusa-Catania, niente lavori: scontro fra Roma e la Regione

La Ragusa-Catania

Fra i due litiganti, la Ragusa-Catania resta al palo. I litiganti sono Roma e Palermo, il governo nazionale e quello regionale.

L'attacco di Cancelleri

«Musumeci che vuole sempre poteri su tutto, quando ce li ha non sa usarli». Lo scrive su Facebook, Giancarlo Cancelleri, sottosegretario delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili. «Dal primo momento che sono arrivato al Ministero - aggiunge -, il mio impegno per sbloccare e accelerare tutte le procedure della Ragusa-Catania è stato massimo. Così abbiamo ottenuto l'approvazione al Cipe, l’abbiamo inserita tra le opere strategiche del Paese, abbiamo aggiunto ulteriori 284 milioni in seguito alle prescrizioni del MiTe che hanno portato il valore di quest’opera ad oltre 1 miliardo. Purtroppo però la promessa di mandare l’opera in gara entro questo anno non potrà realizzarsi e vi spiego perché. La Ragusa-Catania sapete tutti che è finanziata con fondi statali e fondi regionali, una parte degli ultimi, settimane fa è stata sostituita. Il governo regionale ha sostituito 217 milioni di fondi Poc con 217 milioni di non noti fondi. Questo ha significato la modifica del quadro economico dell’opera e l’ulteriore passaggio dal Cipe, nell’attesa che la regione fornisca tutti i chiarimenti sui fondi e la loro effettiva esistenza».

«In ultimo voglio ricordare che il presidente Musumeci, - lamenta Cancelleri - che è commissario di quest’opera con poteri straordinari, potrebbe mandare in gara almeno 3 dei 4 lotti in progetto ma non lo fa e per l’ennesima volta scappa di fronte alle responsabilità e agli impegni. La Ragusa - Catania è un’opera attesa da decenni, non possiamo più permetterci attese».

La replica di Musumeci

La replica  di Nello Musumeci non si è fatta attendere.. «Apprendiamo con stupore - dice il presidente della Regione - quanto sostenuto – con linguaggio più da galoppino elettorale che da uomo di governo - dal sottosegretario Cancelleri che, nonostante la sua ormai lunga permanenza al ministero per le Infrastrutture, non solo non ha ancora chiara la distribuzione di competenze e di funzioni ma continua - e questo è, se possibile, ancor più grave - ad ignorare documenti e carteggi di importanza primaria, come nel caso in questione»:

«Lo scorso 22 dicembre - aggiunge - l’Anas avrebbe dovuto approvare il progetto della Ragusa-Catania per consentire al sottoscritto, commissario dell’opera, di indire la gara. Diversamente da quanto pattuito, invece, il vecchio Cda dell’azienda di Stato, utilizzando il pretesto che la delibera Cipess del 3 novembre 2021 - che confermava lo stanziamento da 217 milioni di euro della Regione - non risultava ancora pubblicata in Gazzetta ufficiale, decideva di rinviare tutto all’insediamento del nuovo Cda. Dunque, delle due l’una: o Cancelleri sconosce i fatti - e prima di parlare dovrebbe aggiornarsi per evitare magre figure - oppure Cancelleri è in malafede e ha deciso di chiudere l’anno dedicandosi alle bufale anziché a cotechino e lenticchie. La stessa nuova governance Anas, infatti, ha confermato che il rinvio è avvenuto per una decisione squisitamente politica del vecchio Cda. Vorremmo ricordare - ma l’opinione pubblica lo sa bene - che il commissariamento della Ragusa-Catania ha consentito di superare numerose lungaggini poste dal Mite, scongiurando ulteriori ritardi. Forse proprio questi suoi indugi Cancelleri vorrebbe dissimulare diffondendo false notizie. Al sottosegretario diciamo quindi di mettersi il cuore in pace: non appena l’Anas approverà il progetto, la Regione lo manderà in gara senza alcun indugio».

La replica di Falcone

«Il sottosegretario Cancelleri ha preso un grosso abbaglio - afferma dal canto suo l'assessore regionale alle Infrastrutture Marco Falcone -  mandando anche fuori strada i suoi stessi compagni di partito e tanti conterranei. Una presa di posizione disordinata che, purtroppo per lui, non è riuscita a mettere in ombra i significativi risultati raggiunti negli ultimi anni dalla Regione, nell'ottica dell'avvio dei lavori della Ragusa-Catania. Dopo avere predisposto la decisiva anticipazione da oltre 600 milioni, abbiamo stanziato ulteriori 217 milioni di euro. Questa somma è totalmente in sicurezza, destinata dalla Regione alla realizzazione di una infrastruttura di valore storico, come del resto si desume dalla convenzione per i lavori della Ragusa-Catania, firmata pochi giorni fa dal direttore del dipartimento Infrastrutture Fulvio Bellomo e da Raffaele Celia, dirigente Anas per la Sicilia. Io stesso avevo anticipato tale firma al sottosegretario Cancelleri pochi giorni fa, ma forse l’esponente del governo nazionale non avrà avuto modo di verificare i documenti. Siamo dispiaciuti per lo scivolone che ha preso, confidiamo rettifichi al più presto».

La controreplica

Si fermasse lo scontro al botta-e-risposta, sarebbe semplice. Ma Cancelleri sente il bisogno di controreplicare. Dicendo, tra l'altro, questo: «Invece di attaccare me o incolpare Anas (perché per lui è sempre colpa degli altri), Musumeci chiarisca ai siciliani perché la Regione ha modificato il quadro economico dell’opera con il rischio di dover tornare in seduta Cipe e perché Musumeci, in quanto commissario straordinario dell’opera, non mette in gara il progetto utilizzando i poteri speciali che ha, perché non mette in gara almeno 3 dei 4 lotti previsti dal progetto della Ragusa-Catania». E ribadendo che «Musumeci ha poteri speciali che non usa».

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