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Dalla salute all'ambiente, la Sicilia e i (mancati) obiettivi di sviluppo sostenibile

Luci ed ombre nel Rapporto ASviS “I territori e lo sviluppo sostenibile” che  misura e analizza  il posizionamento di Regioni, Province, Città metropolitane e aree urbane rispetto ai 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030, verificando l’andamento dei diversi territori verso la sostenibilità economica, sociale e ambientale.

LA SICILIA E GLI OBIETTIVI DI SVILUPPO SOSTENIBILE

La Sicilia migliora sui Goal 3 (Salute), 5 (Parità di genere), 9 (Infrastrutture e innovazione), 12 (Produzione e consumo responsabili).

Goal 3: aumenta la speranza di vita (+1,2 anni tra il 2010 e il 2020) e registra un incremento il numero di medici (+0,8 per mille abitanti), mentre diminuiscono i posti letto in ospedale (-0,3 posti per mille abitanti tra il 2010 e il 2019).

Goal 5: migliora sia il rapporto tra donne con figli in età prescolare e donne senza figli sia la quota di donne presenti nei consigli regionali, ma aumenta la quota di part-time involontario femminile (+7,6% tra il 2010 e il 2020).

Goal 9: tra il 2010 e il 2020 aumentano le famiglie con connessione a banda larga (+35,3%) e i lavoratori della conoscenza, ma diminuiscono gli utenti che utilizzano assiduamente i mezzi pubblici (-3,6% tra il 2010 e il 2020).

Goal 12: tra il 2010 e il 2019 aumenta la quota di raccolta differenziata (+29,1%) e diminuisce la produzione di rifiuti pro-capite (-13,1%).

Andamenti negativi vengono invece riscontrati nei Goal 1 (Povertà), 4 (Educazione), 10 (Disuguaglianze), 11 (Città sostenibili), 15 (Biodiversità terrestre).

Goal 1: nel Mezzogiorno aumenta la povertà assoluta (+6,6% tra il 2010 e il 2020, di cui 3,3 nell’ultimo anno). Tra il 2010 e il 2020 cresce anche il numero di persone con una bassa intensità lavorativa (+8,8%), ma diminuiscono quelle che vivono in abitazioni con problemi strutturali (-13,6%).

Goal 4: diminuisce sia il tasso di partecipazione alla scuola d’infanzia (-3,9% tra il 2013 e il 2019) che la partecipazione culturale (-8,5 punti percentuali di cui 4,2 nel 2020). Aumenta la quota di laureati negli ultimi dieci anni, sebbene la regione registri il livello più basso nel 2020 (18,6%).

Goal 10: aumentano le differenze nel reddito disponibile (+1% tra il 2010 e il 2018) e peggiora il tasso di occupazione giovanile (-5,0% tra il 2010 e il 2020 di cui -1% nell’ultimo anno), che misura nel 2020 il livello più basso in Italia (17,6%).

Goal 11: tra il 2010 e il 2020 aumentano sia le persone che vivono in abitazioni sovraffollate (+5,3%) sia l’abusivismo edilizio (+19%).

QUANTO MANCA ALLA SICILIA PER CENTRARE I TARGET DELL’AGENDA 2030

La Regione registra andamenti promettenti per cinque Target, relativi alla quota di coltivazioni biologiche, al sovraffollamento degli istituti di pena, all’uso dei fertilizzanti, all’uscita precoce dal sistema di istruzione e formazione e all’inquinamento dell’aria dovuto a PM10.

Si registra, invece, un allontanamento dai Target per quindici indicatori, tra cui la quota di laureati, il gap occupazionale di genere, l’efficienza delle reti di distribuzione idrica, il tasso di occupazione, la quota di NEET, la quota di PIL dedicata a Ricerca e Sviluppo, le disuguaglianze del reddito disponibile, i posti-km per abitante offerti dal trasporto pubblico locale.

LA CITTÀ METROPOLITANA DI PALERMO

Nel 2020 la Città metropolitana di Palermo ha raggiunto il Target sul sovraffollamento degli istituti di pena. Si registra un andamento positivo, che permetterebbe il raggiungimento del Target, anche per la qualità dell’aria. Negli ultimi cinque anni si riducono i superamenti massimi dell’inquinante atmosferico PM10, passando da 64 a 18 giorni.

Nove Target presentano una situazione negativa, sei dei quali mostrano un miglioramento troppo lieve che non consente un avvicinamento all’obiettivo: tasso di feriti in incidente stradale, quota di NEET, efficienza idrica, energia rinnovabile, consumi energetici e consumo di suolo, tasso di occupazione, e produzione di rifiuti urbani pro-capite. Le maggiori criticità si presentano si rilevano per l’offerta del trasporto pubblico locale che peggiora nel breve del 10,2% e nel lungo periodo del 36%.

LA CITTÀ METROPOLITANA DI MESSINA

La Città metropolitana di Messina ha raggiunto nel 2020 il Target 16.3 relativo al sovraffollamento degli istituti di pena.

Dieci Target evidenziano una situazione negativa. L’utilizzo di energia elettrica da fonti rinnovabili e il consumo di energia elettrica, il consumo di suolo, il gap occupazionale di genere, registrano miglioramenti troppo poco sostenuti per avvicinarsi all’obiettivo; mentre sei Target registrano un allontanamento dall’obiettivo: il tasso di feriti in incidenti stradali aumenta del 21,3%, la quota di laureati si riduce del 2,6% e l’efficienza del sistema idrico diminuisce del 21,2%. E ancora, la produzione pro-capite dei rifiuti urbani aumenta del 2,2%, mentre il tasso di occupazione e la quota di NEET hanno un andamento negativo sia nel breve sia nel lungo periodo.

LA CITTÀ METROPOLITANA DI CATANIA

Si osserva un risultato positivo solo per quanto riguarda il sovraffollamento degli istituti di pena, in quanto il Target è stato già raggiunto.

Otto Target mostrano una situazione negativa, due dei quali – l’energia elettrica da fonti rinnovabili e i consumi elettrici - mostrano miglioramenti insufficienti nel breve periodo a centrare l’obiettivo. Le maggiori criticità riguardano, però, il tasso di feriti per incidente stradale, che aumenta nel breve periodo del 5,1%; il tasso di occupazione; la quota di NEET; l’offerta di Trasporto Pubblico Locale; l’efficienza idrica; e il consumo di suolo annuale.

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