
Lavoratori, imprese, famiglie, giovani: distribuisce 30 miliardi a tutte le categorie la prima legge di bilancio firmata da Mario Draghi e Daniele Franco. Una maxi manovra anche nella forma, 185 articoli, che rinnova il superbonus e cancella il cashback, cambia il reddito di cittadinanza e introduce la riforma degli ammortizzatori. Per le tasse si conferma solo un fondo, da dettagliare con un successivo emendamento in Parlamento. Ma nella novantina di pagine della bozza c'è spazio per i fondi per il Giubileo (1,4 miliardi) come per quelli per tenere sotto controllo le specie esotiche invasive, per aumentare le indennità dei sindaci delle grandi città, per stanziare 4 miliardi in più per sanità e vaccini, 1 miliardo per la cultura, 300 milioni per la proroga degli insegnanti assunti durante l’emergenza Covid, per la Cig per Alitalia e anche per consentire il rimborso dei biglietti della vecchia compagnia per tutto il 2022. Sembra cancellata, ma poi viene ripristinata, la carta del docente.
Dallo sport alla casa, si punta sui giovani
Dalla promozione dello sport, compreso il maestro di ginnastica per due ore a settimana in quarta e quinta elementare, fino al rinnovo per tutto il 2022 delle agevolazioni per l’acquisto della prima casa per gli under 36, la manovra cerca di pensare ai giovani. Le risorse non sono tantissime (aumentano per i prossimi anni anche quelle per gli asili nido) ma i segnali ci sono. Se i 500 euro per i 18enni vengono limitati alle famiglie con Isee sotto i 25 mila euro, non appena diventati ventenni i giovani potranno lasciare «il nido» e andare a vivere da soli contando su una detrazione dell’affitto del 20% (fino a massimo 2.400 euro l’anno per chi ha redditi entro i 15.493,71 euro) anche se trovano una stanza, invece di un appartamento intero.
Bonus edilizi per 3 anni, tetto Isee superbonus villette
Le misure per la casa sono numerose, dalla proroga per tutto il 2022 del Fondo Gasparrini per chi non riesce a pagare la rata del mutuo alla stabilizzazione per 3 anni dei vari bonus, eco e sismabonus, bonus mobili ed elettrodomestici (con un taglio alla spesa agevolabile che scende a 5 mila euro), bonus verde. Il bonus facciate si allunga invece solo di un anno ma scende al 60% e il Superbonus, come annunciato, viene prorogato per i condomini fino al 2023 mentre per le villette i lavori saranno incentivati al 110% solo per il 2022 e per chi ha Isee entro i 25 mila euro. La proroga al prossimo anno vale anche per chi abbia già presentato la Cila-Superbonus entro settembre.
Otto miliardi per Irpef e Irap, Agenzia unica entrate-riscossione
Per conoscere la composizione del taglio vero e proprio delle tasse bisognerà aspettare le prossime settimane. La manovra però non si limita a finanziare l’apposito fondo con 8 miliardi ma indica una direzione, la riduzione dell’Irpef e anche dell’Irap. Niente contributi, come chiedeva Confindustria. Per il taglio del cuneo però non si fanno scelte e si indicano due vie, la riduzione delle aliquote o la revisione delle detrazioni. Intanto, in attesa della riforma della riscossione, arriva l'agenzia unica con le entrate che incorporano la riscossione. Nel calcolo della riduzione del peso del fisco il governo aggiunge anche la cancellazione dell’aggio per 990 milioni, il rinvio di sugar e plastic tax, l’Iva al 10% per la tampon tax, gli incentivi per la casa e per le imprese e i 2 miliardi contro il caro-bollette, che serviranno però solo per il primo trimestre e potrebbero tradursi in una riduzione delle aliquote Iva. Si arriva in tutto a 12 miliardi nel 2022.
Cig anche per i piccoli, sconti a chi non la usa
Gli ammortizzatori diventano universali, con i piccoli fino a 5 dipendenti che pagheranno lo 0,5% (0,8% sopra i 5) ma chi non li usa per due anni avrà uno sconto del 40%. Il decalage della Naspi inizierà dopo 6 mesi, il contratto di espansione si userà a partire dai 50 dipendenti.
Stretta sul reddito, via ostacoli al lavoro
Cambia il reddito di cittadinanza, con una stretta sui controlli ex ante per evitare abusi. Per incentivare la ricerca del lavoro i dettagli sono ancora in fase di valutazione: la bozza prevede un decalage di 5 euro al mese a partire dal sesto mese, per i soli «occupabili», la revisione dei criteri per l’offerta congrua e la decadenza dal beneficio dopo due no al lavoro. Previsto anche che il reddito di chi trova lavoro non azzeri l’assegno.
In pensione con quota 102, Ape social anche per le maestre
Per un altro anno non si tornerà alla legge Fornero. I requisiti salgono a quota 102, 64 anni di età e 38 di contributi, ma arrivano 600 milioni in tre anni per i lavoratori delle piccole e medie imprese in crisi che potranno uscire con 62 anni. Si allarga la platea dell’Ape social, in cui entrano tra l’altro estetisti, magazzinieri e anche le maestre, mentre cambiano i requisiti di Opzione donna con il limite di età che sale di due anni (60 per le lavoratrici dipendenti e 61 per le autonome).
Fondi a parità salari e congedi
Per le donne arriva però qualche buona notizia a partire dallo sconto del 50% dei contributi per chi rientra al lavoro dopo la maternità. Il congedo obbligatorio per i papà, peraltro, viene stabilizzato a 10 giorni, mentre arriva un finanziamento di 52 milioni per garantire la parità salariale.
Persone:
4 Commenti
Thomas
29/10/2021 01:07
Ottime notizie
Manlio
29/10/2021 16:43
Togliete il rdc è a roma non potranno più circolare. È da dementi pensare che la povera gente possa vedere dei parassiti come Renzi Meloni Salvini, con le loro belle ville e viaggi in Arabia Saudita, oltre a 15 mila euro al mese, e loro puzzare di fame. Draghi lo ha capito e infatti lo ha prorogato fino 2029. Concordo però che i controlli devono essere molto rigidi.
Lux
29/10/2021 08:50
Una manovra non sicuramente espansiva come vuol far credere qualcuno del Governo....tempi cupi
Fily
29/10/2021 09:57
Una manovra con soldi tutti a debito...!!!! L'Italia incassa circa 800 miliardi l'anno, e ne spende sempre di più... Si gioca tutto sui numeri, e i nostri saranno sempre perdenti.... Non esiste più il ceto medio, l'Italia fondata sul lavoro, adesso è basata sui bonus.. E questo fa capire la politica fallimentare... Comuni e Regioni sono tutti a debito, è finita l'economia floreale, non investe più nessuno, troppa burocrazia e troppe tasse... L'economia è stangata, la gente non riesce a stipulare mutui, non c'è più sicurezza sul posto di lavoro.... Continuate a fare bonus...
Calogero lo
29/10/2021 13:25
capisco quei pollici in giù speravano che togliessero il reddito ma questo non succederà fatevene una ragione. e comunque giusto fare controlli x tutti i furbetti e quelli che lavorano in nero. siccome ci sono molti giovani che prendono il reddito di cittadinanza ma perché non gli danno il lavoro ma che futuro hanno questi giovani ma..