
«Quota 100 non sarà rinnovata, ora serve assicurare un graduale passaggio alla normalità». Da Bruxelles Mario Draghi apre il periodo cruciale che da qui alla fine del mese lo attende a Roma. Si comincerà con la legge di bilancio per finire con il G20, con la variabile della legge sulla concorrenza sulla quale il premier cerca da tempo un’accelerazione. Già, perché sebbene al summit dei leader Ue non sia stato sul tavolo, sulla capitale belga aleggia sempre il grande tema del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e dei target che i Paesi sono chiamati a rispettare. «Non c’è nessun ritardo», ha assicurato Draghi spazzando via i primi dubbi sul cronoprogramma italiano. E annunciando una sorta di decreto semplificazione bis che rimuova ulteriormente «alcuni degli impedimenti» nell’applicazione del Piano.
Verso quota 104
Il primo nodo, per il governo, restano le pensioni. La proposta iniziale del titolare del Mef Daniele Franco, oltre a trovare la trincea leghista, ha scatenato i malumori dei sindacati e più di un dubbio in altre forze della maggioranza. La proposta secca di Quota 102 nel 2022 e Quota 104 nel 2023 potrebbe quindi essere diluita. «Ma l’importante è tener fisso il fatto che quota 100 non verrà rinnovata», è la linea di Draghi. Con Matteo Salvini che questa volta non va allo scontro. “L’importante è non tornare alla legge Fornero, non mi interessano le etichette ma trovare una soluzione positiva», ha affermato il leader leghista più accomodante. Mentre il ministro del Lavoro Andrea Orlando ha invitato tutti - sindacati in primis - alla calma: «Il governo vuole superare le distorsioni, prima di esprimere un giudizio attenderei di capire qual è la proposta», sono state le sue parole.
Arriva un decreto per il Pnrr
Le incursioni del premier in politica interna nel corso della conferenza stampa post-Consiglio non sono state ampie. Di certo Draghi ha negato qualsiasi preoccupazione dei partner Ue su eventuali spinte sovraniste nel governo, dopo il voto pro-Polonia della Lega a Strasburgo. «Non c’è nessun dubbio sul nostro europeismo. Chi fa parte del governo deve rispettare il diritto dell’Unione» e considerare l’euro «un grande successo», ha sottolineato il presidente del Consiglio. Che, sul fronte del Pnrr, ha nuovamente chiamato tutti a rimboccarsi le maniche. I diversi dicasteri hanno illustrato nei giorni scorsi alcune criticità normative nell’applicazione dei progetti e Palazzo Chigi ha deciso di ricorrere ad un nuovo decreto ad hoc. «L’unica cosa da fare è andare avanti con convinzione e rapidità nell’attuazione degli impegni presi», ha esortato il capo del del governo.
Energia e migranti, gli altri temi
Il resto della conferenza - svoltasi per la prima volta al secondo piano del Justus Lipsius, nella grande sala assegnata al Regno Unito e poi abbandonata da Londra con la Brexit - è stato tutto incentrato sui due grandi nodi di questo inverno bruxellese: l’energia e i migranti, entrambi dossier molto divisivi. Sull’energia «sono previsti interventi immediati e noi abbiamo chiesto stoccaggi integrati per le scorte strategiche», ha spiegato Draghi. Si tratta dell’acquisto volontario di stock comuni di gas, sul quale il Consiglio straordinario dei ministri Ue dell’energia lavorerà il 26 ottobre in vista del summit dei leader di dicembre. Per Draghi il caro prezzi dimostra una volta di più la necessità che l’Ue abbia «autonomia strategica». Allo stesso tempo il premier ha fatto presente ai suoi omologhi come il passaggio alle rinnovabili costi, e che vanno tutelati i più fragili. «E’ difficile rinunciare al gas immediatamente», ha spiegato il capo del governo italiano. Solo che ogni Stato ha la sua specificità. La Francia, ad esempio, ha il nucleare. E’ proprio in merito a queste due fonti, in Ue, ci si chiede se includerle o meno nella tassonomia verde. «Abbiamo bisogno di più rinnovabili. Abbiamo anche bisogno di una fonte stabile, il nucleare e, durante la transizione, del gas», ha sottolineato la presidente della commissione Ursula von der Leyen. Mentre Draghi, che in mattinata ha visto il presidente Emmanuel Macron, sul nucleare non ha aperto ma neppure chiuso del tutto. «Per il momento puntiamo alle rinnovabili che conosciamo», ha tagliato corto.
Persone:
11 Commenti
Fresh
22/10/2021 21:02
Veramente un grande stratega, agisce sempre per il nostro bene!
Osservazione
23/10/2021 01:31
Consiglio non richiesto: nei commenti l'ironia non la capisce mai nessuno, o quasi.
renzo
23/10/2021 10:20
Quota 100 era il cavallo di battaglia della lega. Visti i risultati delle ultime votazioni ha fatto bene draghi a sopprimerla.
Giuseppe Taormina
22/10/2021 21:03
Tanto lui che problema a.
Lux
22/10/2021 21:04
Draghi parla di riforma delle pensioni, caro energia, ma di aumentare gli stipendi nessun cenno.....complimenti!
Baccellieri Nino
22/10/2021 21:04
Il cavallo di battaglia della Lega: bocciato. Quello del M5Stelle, il Reddito di Cittadinanza, promosso e confermato. Per dire, va.
Franco
22/10/2021 22:02
Balordi!!! È noi lavoratori tutti come pecoroni zitti e muti! Loro con pensioni milionari e con buonuscita di milioni di euro decidono di farci andare in pensione a 70 anni!!! Con 1 piede e mezzo nella tomba! SVEGLIAMOCI...... lo dico a quelli che scioperano per il green pass e tutte le altre cavolate.... I vertici dell'INPS quadagnano centinaia di miglia di euro all'anno..... Noi la fame!
paolo
23/10/2021 07:01
Mi piacerebbe conoscere quelli del pollice verso...Bhooo
Pasquale
22/10/2021 22:17
ITALIANI SVEGLIATEVI!!!!!!
Giovanni
23/10/2021 00:00
Sulle pensioni si stanno facendo delle grandi porcherie con formule studiate per farci andare pochissimi e metterlo nel... a moltissimi avvicinandosi a passo spedito alle porcate fatte passare dalla Fornero in vece di altri!
Marcus Jolly
23/10/2021 04:36
Si può credere nel progetto Europa pur nel rispetto delle proprie origini della propria storia e della propria identità; faccio fatica a capire questo accanimento nei confronti della Polonia che rivendica l'orientamento del proprio supremo organo giurisdizionale e la propria autonomia in un contesto più ampio e variegato mentre alla Germania viene concesso di tutto e di più e non vedo come si possano mischiare in una unica salsa realtà distanti come quelle scandinave e quelle mediterranee senza un accenno ai paesi frugali come Austria, Danimarca e Olanda.
Fiat 1300
23/10/2021 07:13
Il sig. Draghi comanda, i partiti obbediscono! A questo ci siamo ridotti! Che infinita tristezza.
Emigrato per buona politica
23/10/2021 07:15
Io chiederei cos'è la graduale normalità Andare in pensione a 67 anni di età Senza considerare il periodo contributivo? Quindi io che da 18 anni lavoro senza stop E un mio coetaneo che ha iniziato a lavorare a 30 anni Andiamo lo stesso giorno in pensione, ma con molte differenze, nella gioventù io lavoro, lavoro, lavoro, Lui dolce dormire, ferie tutto l'anno, divertimento aiosa, Ora si cerca la normalità? Ma io mi chiedo quale secondo i politici il metro di riferimento, Gli anni anagrafici oppure il periodo contributivo? Io penso che il periodo contributivo dovrebbe avere un peso maggiore rispetto all'età, Quindi riassumiamo; giovinezza a lavoro, vecchiaia a lavoro fino a quando non muori, o per le fatiche fatte durante la vita, ernie varie, infortuni vari, o per l'avanzata eta che non ti permette di raggiungere la soglia del riposo. Allora io mi chiedo Inizio a 18 anni fine lavori, se ancora vivo a 67 49 anni di contributi versati, Coetaneo Inizio lavori 30 anni, fine lavori 67 totale anni lavorati 37 anni Questa differenza di 12 anni che me la compensa, Quale metro me la conteggia, A vero , l'aspettativa di vita, Ma questa aspettativa di vita considera anche la possibilità di perdere la vita sul lavoro, perché ad una età avanzata la reazione dei riflessi diminuisce, La capacità di sforzo muscolare diminuisce, Io penso che chi lavora in ufficio dietro la scrivania e con o piedi sotto il tavolo non ha lo stesso rischio di chi lavora in catene di montaggio, in cantieri edili, in In mezzo alle strade percorrendo centinaia km al giorno. Politici passatevi una mano sulla coscienza, Poi ricordatevi dei vostri padri quando ritornavano a casa la sera, se avevano la forza di alzare un piede, e poi decidete.
Scibilia
23/10/2021 16:28
Vergogna i lavoratori si devono rompere la schiena fino a 67 anni perche bisogna mantenere i signori del rdc