La strada verso il Green pass obbligatorio per tutti i lavoratori è ormai tracciata. Il governo tira dritto, incassa anche l'ok di Renzi e di Conte, mentre la posizione della Lega non è ancora del tutto definita.
Il decreto del governo sarà approvato domani. In queste ore i tecnici di Palazzo Chigi sono al lavoro per redigere la bozza del testo da portare alla cabina di regia che a sua volta dovrà decidere se far scattare subito la certificazione per tutti i lavoratori o se partire prima dalla pubblica amministrazione e poi dare l'ok la prossima settimana all'obbligo anche per le aziende private.
Il provvedimento, quasi certamente sarà in vigore da metà ottobre, per consentire a tutti di mettersi al passo. Il ministro del Lavoro, Andrea Orlando, a margine della firma del protocollo tra Amazon e i sindacati conferma l'arrivo della nuova misura sottolineando che c'è anche un altro nodo da definire. Secondo Orlando, è necessario "calmierare i prezzi dei tamponi" ma "non è giusto che la fiscalità generale intervenga a cancellare un costo che deriva da una scelta". L'orientamento del governo è dunque quello di non azzerare i costi dei tamponi per i dipendenti che non vorranno vaccinarsi ma che dovranno sottoporsi al test ogni 48 ore.
Il dibattito intanto si infiamma, mentre contemporaneamente il presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen nel suo discorso sullo Stato dell'Unione al Parlamento Ue invita all'unità. Una unità che però al momento non è stata ancora raggiunta.
«E' inspiegabile la posizione della destra italiana su vaccini e Green Pass - scrive il leader di Iv, Matteo Renzi, nella sua e-news -. Sono favorevole all’estensione del Green Pass a tutte le categorie dei lavoratori, a cominciare ovviamente da quelli del pubblico impiego. Il Green Pass non toglie la libertà: il Green Pass ci restituisce la libertà che il virus ci ha tolto».
Chiara è anche la posizione di M5s, favorevole all'estensione del Green pass: «Questo governo è nato per due obiettivi - commenta il presidente del Cinquestelle Giuseppe Conte -: completare la campagna vaccinale e mettere in sicurezza il Paese, e per avviare una buona attuazione del Pnrr: una forza politica che ha accettato di partecipare a questo governo e tradisce una di queste due missioni è una forza politica che prende in giro il suo elettorato, non ha idee chiare, e non fa bene al Paese». Il riferimento di Conte è alla Lega: «Credo che una forza politica che assume una responsabilità di governo debba essere conseguente».
Salvini al momento frena: «Aspettiamo la proposta sul Green pass. Non commento i se, se c'è il contatto con il pubblico avrebbe senso, altrimenti se uno è chiuso nel suo ufficio che senso avrebbe? Ma ripeto, non commento i se, aspetto il testo. Occorre equilibro, non ci sto alle tifoserie».
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