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Speranza: "L'obbligo vaccinale è una possibilità concreta"

Il ministro Speranza

«Sulla terza dose la giornata di ieri è stata decisiva. L’Aifa si è pronunciata e ci ha dato un sostanziale via libera a cominciare. Non sarà un inizio generalizzato, si partirà dalle persone che hanno avuto una risposta immunitaria deficitaria alle prime due dosi». Lo ha detto il ministro della Salute Roberto Speranza alla tavola rotonda in occasione della presentazione del «Libro blu» dell’Adm.

«In queste ore - ha spiegato Speranza - il ministero sta lavorando a una circolare per definire con puntualità queste categorie, penso ai malati oncologici, ai trapiantati. Chiusa questa primissima fase, che ci auguriamo di affrontare già a settembre, ripartiremo dalle catergorie con cui abbiamo iniziato a gennaio, ossia le Rsa, poi gli 80enni e il nostro personale sanitario».

L’ipotesi di introdurre l’obbligo vaccinale è «concreta e resta in campo» e si procederà con l'estensione graduale del Green pass per vari settori lavorativi sia nel pubblico che nel privato, ha detto il ministro della Salute Roberto Speranza in un’intervista a 'La Stampà.

«Non abbiamo escluso l’obbligo, è una facoltà che la nostra Costituzione ci offre», osserva Speranza. «Valuteremo in base all’andamento della campagna vaccinale e al futuro quadro epidemiologico».

Il Governo procederà con l’estensione del Green pass per i lavori pubblici e privati, «si andrà in quella direzione». Ne è certo il ministro: «Ci sarà un’ulteriore estensione dell’obbligo di Green Pass in vari settori. A cominciare da quelli in cui il certificato viene chiesto ai clienti, ma non ai lavoratori, come i ristoranti e i bar».

Dai sindacati nessuna resistenza. Con i principali leader sindacali, dichiara, «ho trovato un atteggiamento costruttivo e responsabile». Chi ha «dubbi sinceri» sulla vaccinazione «non va insultato», ma "ascoltato», afferma Speranza.

Diverso il discorso per i violenti. «La violenza è inaccettabile» e nei suoi confronti "sono per usare il pugno duro». Possibile ritenere che dovremo fare un richiamo all’anno di vaccino anti Covid? «È probabile che, per un pò di tempo, siano necessari richiami periodici», risponde il ministro.

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