
Il governo Musumeci ha stanziato le prime risorse per far fronte alle immediate spese di pronto intervento, a seguito dei gravi danni provocati in Sicilia dagli incendi dovuti all'eccezionale situazione climatica verificatasi nell’Isola.
La decisione è stata presa, nel pomeriggio, nel corso della seduta della Giunta. Il provvedimento di oggi segue la dichiarazione dello “stato di crisi ed emergenza” (così come previsto dalla legge regionale 13 del 2020), già deliberato la scorsa settimana e per il quale è stato nominato commissario il capo della Protezione civile della presidenza della Regione, Salvo Cocina.
Le prime risorse serviranno per l'acquisto di foraggio da parte delle aziende zootecniche e per ripristinare le recinzioni dei pascoli danneggiati. Nel contempo, il governo regionale ha proclamato oggi stesso lo “stato di calamità”, con la conseguente richiesta, alla presidenza del Consiglio dei ministri, della dichiarazione dello “stato di emergenza”. Essendo la situazione degli incendi in costante evoluzione, già domani la Protezione civile regionale provvederà a un aggiornamento della stima dei danni.
«Oltre quattromila uomini - sottolinea il presidente della Regione Nello Musumeci - sono impegnati nella nostra Isola su decine di fronti. Mai vista una catastrofe del genere. Tutti i mezzi disponibili sono scesi in campo. Esorto tutti a evitare, in questi giorni, di accendere anche il solo barbecue, se ci si trova in campagna. E a tenere sotto attenzione le persone anziane, specie se vivono da sole. Anche questa dura prova sarà superata e saremo vicini alle aziende colpite con le necessarie risorse finanziarie. Spero che Roma faccia la sua parte».
3 Commenti
Enrico60
11/08/2021 22:49
Ecco...uno dei punti a cui si doveva giungere !!! WOW, che cuccagna !
Elzeviro
12/08/2021 02:26
Grazie all'incapacità ed alla scarsa volontà di porre in essere efficaci misure preventive, adesso si contano i danni e si stornano risorse da altri capitoli di bilancio per mettere una pezza ad un danno incalcolabile!!
Alexa
12/08/2021 09:26
Non ci sono risarcimenti che bastino, il danno ambientale ai territori ridotti in cenere deve ancora farsi sentire in tutta la sua gravità, ci vorranno decenni perché il rinverdimento spontaneo sani le ferite, secoli per le aree boschive, ma buona parte è perduto per sempre. Il trend climatico attuale ha una inerzia inimmaginabile, sarà arduo invertire la rotta nonostante tutte le possibili contromisure. Il conto da pagare per gli abusi planetari sull'ambiente è ancora all'inizio. Che Dio ci aiuti