In Sicilia si tornerà in aula una settimana, forse 10 giorni, più tardi rispetto all’anno scolastico appena concluso. Ma il vero nodo non è il quando, bensì in quanti si tornerà fra i banchi. La Regione proverà a riportare tutti gli alunni in classe anche se dietro l’angolo c’è il rischio che la didattica a distanza resti ancora a lungo nell'Isola.
Malgrado le lezioni siano appena finite, si lavora già al nuovo anno scolastico. Il terzo dell’era Covid. E per questo motivo ancora legato alle regole di contrasto al Coronavirus, sia quelle in vigore che le altre da introdurre in autunno.
L’assessore regionale all’Istruzione, Roberto Lagalla, attende che il ministero definisca le linee guida, che saranno frutto anche di pareri già chiesti al Comitato tecnico scientifico nazionale. E intanto alla Regione una bozza di piano è stata fatta. L’intenzione di Lagalla è quella di far suonare la prima campanella dopo metà settembre, andando dunque oltre la classica data del 10.
I dettagli del piano nell’articolo di Giacinto Pipitone sul Giornale di Sicilia oggi in edicola.
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