
«I numeri non sono ancora così buoni da abbattere le restrizioni ed è presto per togliere il coprifuoco», dice il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri, intervistato dalla Stampa. Ma è fiducioso e assicura che le riaperture sono «irreversibili: non dovremo più temere di dover chiudere», visto che la campagna vaccinale avanza.
Sileri invita a non correre sul coprifuoco e aggiunge che portare l'R0 di molto sotto lo 0,8 permetterà alleggerimenti. Ma ora l'incidenza nei contagi è ancora alta. Tre possibilità per ottenere il pass: la vaccinazione, un tampone nelle ultime 48 ore oppure l'aver avuto il covid nei sei mesi precedenti.
«Le riaperture - aggiunge - erano previste per l'1 maggio, cambia poco anticiparle al 26 aprile. Non si può parlare di vittoria o di sconfitta di qualcuno. Serviranno attenzione e gradualità nell’allargare le maglie perché con aperture avventate, senza sufficienti controlli, rischiamo di fare passi indietro. Ma voglio ripeterlo: non torneremo più alle chiusure».
Sulle ripercussioni sul sistema sanitario di un eventuale aumento del rischio, Sileri sottolinea che «l'incidenza dei contagi è sempre più bassa, caleranno i posti occupati nelle terapie intensive e inizieremo presto a vedere l’effetto dei vaccini sui ricoveri degli over 80. Per avere un calo del numero dei morti, invece, servirà almeno un altro mese». Il rischio è stato calcolato con buonsenso scientifico e la programmazione è basata sull'andamento dei numeri. Inghilterra e Israele si sono mosse con le nostre stesse tempistiche: perché - conclude il sottosegretario alla Salute - non dovremmo vedere gli stessi risultati che loro hanno oggi?».
Da lunedì 26 aprile, infatti, il governo guidato da Mario Draghi avvia «l'operazione riaperture», seppur graduale e con una serie di regole ancora da mantenere. Torna pienamente operativo il cosiddetto sistema semaforo, quindi torna la zona gialla nelle regioni a minor rischio e con una serie di parametri (alcuni nuovi rispetto ai criteri precedenti) nel rispetto delle norme. Resta, però, la chiusura per tutti dalle 22 alle 5, con il coprifuoco.
Aspettando il giallo, nell’Italia a colori da lunedì 19 a domenica 25 aprile, le regioni in zona arancione sono: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Liguria, Marche, Molise, Piemonte, Sicilia, Toscana, Umbria e Veneto, la provincia autonoma di Bolzano e la provincia autonoma di Trento.
Le regioni in zona rossa, invece, sono: Puglia, Sardegna e Valle d’Aosta.
Persone:
6 Commenti
Mario
18/04/2021 10:19
Oramai avete paura della rivolta sociale e siete arrivati alla conclusione cu campa campa e cu muori muori. All'esecutivo non gliene frega più un c....o.!
Il C.T.S
18/04/2021 10:51
Il comitato tecnico sportivo e il governo dovrebbe spiegare a tutti il senso del coprifuoco visto che le attività sono tutte chiuse a quella ora....o il senso del coprifuoco se uno prende la sua macchina e fa un giro da solo a mezzanotte....quando spiegheranno questo con numeri scientifici alla mano allora penso che potremmo credere a tutto quello che hanno fatto finora....
Giovanni
18/04/2021 11:30
Sileri tu e Speranza e tutto il cts avete fatto l'Italia, il ragionamento che fate voi due, vale per gli Stati che pagano tutti visto che per legge li avete chiusi, non solo pagano tutti mensilmente le famiglie chiusi in casa ma pagano soprattutto i disoccupati, comprese le attività che sono chiusi, voi pensate solo a voi stessi, se non siete in grado di pagare allora dovete aprire...
Giovanni
18/04/2021 11:32
Dimenticavo a dire a questi due Geni incompresi, che tutti i condaggi avvengono su tutti i trasporti Pubblici.....
ROSY
18/04/2021 18:30
E' ancora troppo presto per toglierci dai piedi questi pseudo scienziati che decretano di togliere o meno le libertà individuali dei cittadini Italiani! Hanno fallito in tutti i campi m sono ancora lì a gestire le liberà del popolo italiano!
piero doc
19/04/2021 07:33
ristori, sostegni, aiuti..sono parole prive di significato in molti non hanno ricevuto alcun indennizzo per le chisure selvagge la riaperture in realtà sono finte riaperture.. chi ha locali al chiuso, resta chiuso..e i dipendenti a casa chi ha locali all'aperto, se piove, resta chiuso, a casa anche loro coprifuoco alle 22 significa stare chiusi anche la sera chi teme le "riaperture" stia a casa, nessuno vi obbliga ad uscire