Dopo la stabilizzazione dei precari Asu arriva il pressing per la riqualificazione anche del personale della Regione delle fasce più basse. Ciò che colpisce è che l'appello oltre che dai sindacati arriva in prima battuta da Gaetano Sciacca che è il dirigente generale del Dipartimento lavoro, con un video indirizzato come lui dice "agli uomini di buona volontà" e pubblicato sul suo profilo Facebook.
"Abbiamo visto in questi giorni il segnale di grande attenzione che il governo regionale ha dato al mondo del lavoro - dice - con l'avvio del processo di stabilizzazione per i precari Asu. Ma all'interno della regione abbiamo anche lavoratori in fascia A e B, non precari, ma che vivono un momento di grande sofferenza. Su di loro gravano gran parte delle attività della Regione e del dipartimento Lavoro. Credo sia giusto dare anche a loro attenzione e merito. Hanno professionalità, competenza ed esperienza. Noi, come istituzione abbiamo l'obbligo di dare loro la riqualificazione che consentirà di affrontare le nuove sfide".
In sostanza ci sono 1200 dipendenti di fasce basse in tutti i centri per l'impiego che aspirano alla categoria più alta, anche perchè si ritrovano spesso a svolgere mansioni di livello superiore. Ecco perchè il post del dirigente non è passato inosservato.
E non è sfuggito neppure ai sindacati. “L’intervento del direttore – scrive Franco Madonia del Sadirs – lancia assieme all’azione sindacale una campagna di sensibilizzazione del governo Musumeci e della politica siciliana, fuori da logiche demagogiche effimere e populiste, al fine di determinare una politica nuova mirata a risolvere la questione relativa all'efficienza ed efficacia dell'amministrazione regionale. Puntiamo con forza alla riforma dell'ordinamento professionale con il riconoscimento della professionalità e dei titoli dei dipendenti in servizio, peraltro in possesso di un'adeguata conoscenza informatica, e non guardiamo soltanto all’indizione di nuovi concorsi".
In tutti i centri per l’impiego lavorano circa 1.700 dipendenti di cui quasi 1.200 appartengono alle fasce A e B. Dunque risultano fondamentali per il buon andamento dell’amministrazione e oggi lavorano in sostanza svolgendo mansioni superiori. Tanto che il Sadirs in un comunicato ha mostrato vivo apprezzamento per le parole del dirigente generale.
"Al dirigente generale - prosegue il segretario regionale aggiunto del Sadirs - va da parte nostra un sentito ringraziamento per avere posto con puntualità, coraggio e forza la questione. Una presa di coscienza di tutti gli attori interessati può determinare una pressione tale da costringere il governo ad un'azione forte convinta ed altrettanto coraggiosa per una riclassificazione e riqualificazione del personale regionale”.
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