
"A Palermo c'era una evidente escalation dei contagi, in particolare per la diffusione delle varianti, più aggressive. Abbiamo i primi casi di virus in soggetti già vaccinati. Ecco perché è stata adottata la zona rossa in tutta la provincia". Lo ha detto il direttore della Pianificazione strategica dell'assessorato regionale alla Salute, Mario La Rocca, ascoltato in audizione dalla commissione sanità dell'Assemblea siciliana. "Se non fossimo intervenuti su Palermo avremmo rischiato di far diventare 'rossa' tutta la Sicilia", ha aggiunto.
La commissione Sanità dell'Ars oggi ascolta in audizione dirigenti e commissari Covid per un esame della situazione in Sicilia.
All'ordine del giorno le zone rosse della provincia di Palermo e di Barcellona Pozzo di Gotto, la campagna vaccinale, l'atto di indirizzo per favorire l'assistenza familiare dei ricoverati mediante la previsione di spazi camper nelle strutture ospedaliere, le problematiche del servizio 118 con particolare riferimento alla postazione di Giarratana.
"Quando il governo Musumeci ha firmato l'ordinanza per la 'zona rossa' a Palermo - ha aggiunto La Rocca -, e poi anche nella provincia, il dato era di 209 contagi su 100 mila abitanti ma avevamo la percezione di una maggiore diffusione delle varianti e registravamo pure la pressione sugli ospedali. Quel dato ora è consolidato: l'incidenza è di 275 casi su 100 mila abitanti".
Al deputato M5s Salvatore Siragusa che nel suo intervento ha invitato il governo a una informazione più puntuale, La Rocca ha risposto: "Andare dietro alla comunicazione giornaliera sui numeri del Covid, che nessuno ha la possibilità di consolidare, ha fatto sì che si creasse un clima di sfiducia nelle istituzioni. Una cosa è il dato in base al quale vengono fatte le scelte, appunto quello consolidato e caricato in piattaforma, una cosa è il dato giornaliero".
Persone:
6 Commenti
Salvo
14/04/2021 12:55
Vaccini fantastici e dove trovarli
Giuseppe Ciolino
14/04/2021 12:56
Qualcuno riteneva che i c.d. "vaccini" fossero una sorta di pozione miracolosa che mettesse al riparo da ogni possibilità di contagio . Bene, è stato smentito: questi sieri hanno una efficacia limitata e comunque temporanea ancora da accertare e pertanto costringono a mantenere le stesse precauzioni.
Tommaso
14/04/2021 13:57
vaccini utilissimi. Aldilà delle tante farneticazioni no vax occorre vaccinarsi tutti e al più presto.
Annalisa
14/04/2021 18:13
Sig. Tommaso si vaccini!! Mi raccomando legga il bugiardino possibile trombosi.
Peppe nappa
14/04/2021 19:22
Sì, in un vaccinato su centomila
Mic
18/04/2021 06:15
Signora Annalisa.. vada a vedere la terapia intensiva... la non c’è bisogno di nessun “bugiardino” la parlano i ricoverati, la maggior parte senza vaccino ed il maggior numero dei ricoverati erano dalla parte dei ....NON CE NE COVIDDE””
livio
14/04/2021 18:46
se il vaccino funziona all'80-90% non vedo cosa ci sia di strano se quel 10%-20% prende il virus
Caterina
15/04/2021 07:02
Ci si può contagiare, ma non si sviluppa la malattia in forma grave/ mortale. Questo era già noto, i vaccini servono a questo e la facile ironia lascia il tempo che trova. Anche chi si vaccina deve usare tutte le cautele finché la maggior parte di noi sarà vaccinata.
Aldo43
14/04/2021 19:32
È un guaio, il covid con le sue varianti, con cui bisogna convivere anche con la vaccinazione. La comunità scientifica ancora non riesce a mettere in campo una terapia capace di prevenire ed evitare i sintomi più acuti e dannosi. È una battaglia che si vince con una strategia terapeutica che ancora non è stata completata e che pone dubbi ed incertezze allungando i tempi della pandemia. Comunque il vaccino costituisce un argine al propagarsi dei contagi.