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Finanziaria, bocciate le norme del governo: ecco a chi vanno i fondi

Finanziaria approvata, ok anche per il bilancio. Ma il via libera all'Ars è arrivato in pieno caos e dopo "imboscate d’aula" su cui il governo è stato sconfitto.

Le norme bocciate

Sono cadute col voto segreto tutte le norme proposte dal governo, come racconta Giacinto Pipitone sul Giornale di Sicilia in edicola. In primis quella che avrebbe consegnato all’Irfis un milione per stipulare contratti e assistere così la Regione amministrativamente. La seconda norma impallinata col voto segreto dai franchi tiratori è quella che avrebbe obbligato tutti gli enti e le società della galassia regionale a pubblicare sui giornali i bilanci e gli atti più importanti.

Le norme approvate

Ai teatri è destinata la fetta più grande di finanziamenti. A beneficiarne sono soprattutto il Bellini di Catania (13 milioni e 975 mila euro), il Massimo di Palermo (6,9 milioni) e il teatro di Messina (4 milioni e 566 mila euro). Il Furs, il fondo che finanzia i contributi da mettere a bando per mondo dello spettacolo avrà due finanziamenti: il primo da 6,5 milioni e il secondo da 2,5.

Il budget per i contributi della ex Tabella H si riduce ancora: quest’anno è di 6 milioni, 225 mila euro in meno del 2020.

Finanziamenti anche agli enti. All’Irsap con 9 milioni e 30 mila euro va la fetta più grande. Per gli enti gestori delle riserve naturali 3,8 milioni e altri 12,3 saranno disponibili per i parchi naturali. Gli Ersu avranno 11 milioni e mezzo. Un milione e 440 mila euro serviranno per garantire lo stipendio agli ex dipendenti della Fiera del Mediterraneo. Fondi anche per i consorzi universitari e anche se in una piccola quota anche alle associazioni che si muovono a difesa della legalità e antiracket.

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