Facciamo un ultimo sforzo "e poi, se il diavolo e le varianti non ci mettono le corna, da maggio tutta l’Italia sarà in giallo e qualche Regione anche in bianco". Lo dice in un’intervista al 'Corriere della Sera' Pierpaolo Sileri, viceministro 5Stelle alla Salute. Il trend "è in lieve miglioramento, segno che le misure restrittive stanno funzionando - spiega - ma è un dato ancora iniziale che va consolidato. Dobbiamo scendere di molto con l'Rt". Servono "altre tre settimane per tornare a una situazione più tranquilla".
Le vaccinazioni "stanno aumentando e dobbiamo dare il tempo di raggiungere una quota sufficiente di persone. A metà aprile 14-15 milioni di persone avranno ricevuto almeno una dose". Il 50% degli anziani "ha ricevuto almeno una dose e il 23% la seconda. È chiaro che ci sono squilibri tra Regioni, ma tra due settimane il 50% avrà ricevuto le due dosi e l’80% una dose".
La Lombardia ha avuto problemi ma "ha già vaccinato un milione di anziani tra 70 e 79 anni. La percentuale è bassa ma il numero è cospicuo". Aprire le scuole "è un rischio calcolato, basso. È chiaro che la variante inglese circola tra i più giovani, ma nel frattempo stiamo mettendo in sicurezza gli anziani e i fragili".
Salvini vorrebbe un check a metà aprile: "Sì può anche fare - commenta Sileri - ma secondo me è meglio mettere in sicurezza le fasce più a rischio. Abbiamo fatto 30, facciamo 31. Arrivati a maggio, sono sicuro che sarà finita la fase peggiore". Ora ci sono anche gli anticorpi monoclonali che "sono ottimi per i malati più gravi. Le terapie si svuoteranno e anche chi ci finirà avrà un’età inferiore e una permanenza più breve".
Nessuna pregiudiziale "né per Sputnik né per il vaccino cinese. Ma serve rispettare le procedure". Non si può escludere che dovremo ripetere la vaccinazione l’anno prossimo, "ma a quel punto avremo abbondanza di vaccini". ANSA
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