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Finanziaria, ritmi lenti e tensioni all'Ars: approvati pochissimi articoli

Palazzo dei Normanni

È ancora in alto mare la Finanziaria. Questioni e disaccordi su ogni norma da parte dei deputati di ogni singolo partito. Sono stati approvati appena 18 articoli dei 137 totali, esclusi i 24 che sono stati stralciati. "Il tema è che si tratta di una finanziaria che è un 'papocchio' di norme senza una visione di insieme e non in sintonia col momento che vive la Sicilia - ha detto ai microfoni dell’Italpress l’onorevole Antonello Cracolici del PD -. E’ una finanziaria sgangherata con norme appiccicate e con alcune che si contraddicono tra loro". I nodi sono parecchi e su alcuni ci sono stati veri e propri scontri. A far scattare la 'scintilla' è stato l’affidamento alla Banca europea degli investimenti di 25 milioni da destinare alle imprese e lo stanziamento di mezzo milione all’anno per "far funzionare l’operazione".

La divergenza di vedute, il particolar modo col PD - nello specifico con Giuseppe Lupo, il cui emendamento è passato con voto segreto - ha fatto anche sfumare la capigruppo che era prevista per la giornata di venerdì mattina, nella quale si sarebbe dovuto cercare un punto di incontro per dare una svolta all’esame del ddl.

Una situazione che ha fatto 'saltare il banco' tanto che l'assessore al bilancio e vicepresidente dell’Ars, Gaetano Armao, si è anche sfogato sui social. I diverbi sono parecchi, disaccordo generale soprattutto in tema di ristori, troppo pochi rispetto alla situazione che sta vivendo la Sicilia, dicono in tanti. Nello specifico si tratta di 25 milioni e soprattuto l'esclusione di diverse categorie danneggiate dalle chiusure. Stesso discorso e lungo dibattito anche per quanto concerne il blocco del turnover e la tassa ai pensionati regionali assunti prima del 1986, per concludere con i tagli alle partecipate del 3% in base ai bilanci del 2019.

"Non vedo grandi interventi utili a lenire il disagio che vive la realtà siciliana - ha spiegato il deputato di Italia Viva Francesco Scoma ai microfoni dell’Italpress -. Vedo una grande difficoltà da parte degli uomini preposti a organizzare nel modo migliore la cosa che in questo momento è più necessaria, cioè una corretta distribuzione dei vaccini. Le code che abbiamo visto l'altro giorno davanti la fiera del mediterraneo non ci fanno onore. Servirebbero soluzioni organizzative migliori, poi dai numeri che ho letto non vedo grandi ristori previsti per le categorie che sono state costrette a sacrifici enormi, a chiudere o addirittura a chiudere per sempre. Mi sarei aspettato, o comunque mi aspetterei visto che è ancora in corso, uno sforzo maggiore con dei ristori che possano andare incontro alle categorie che in questo anno hanno visto prosciugarsi i propri risparmi o indebitarsi per rimanere in piedi", ha concluso Scoma. La discussione in aula riprenderà oggi alle 11 e per tutta la settimana si riunirà sia di mattina che di pomeriggio. Obiettivo provare a velocizzare il tutto.

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