
"Anche oggi si prosegue a vaccinare, finalmente con più ordine. Ieri siamo stati la terza regione in Italia per percentuale di soggetti vaccinati sulla popolazione. Oggi mi aspetto un risultato analogo". Lo scrive Ruggero Razza, assessore regionale alla Salute nella sua pagina Facebook.
"Devo fare una raccomandazione: è del tutto inutile andare molte ore prima rispetto alla propria prenotazione ed è necessario rispettare le regole di priorità. Se si vogliono evitare lunghe file - sottolinea Razza - la prima regola è rispettare gli orari ed evitare di andare a farsi vaccinare se non è ancora il proprio turno. Ma alcuni tempi, e va detto con chiarezza, sono indispensabili: registrazione ed anamnesi richiedono il tempo necessario. Accade ovunque, in ogni parte del mondo. La vaccinazione è prima di tutto un fatto medico e si impongono i giusti controlli sulla salute di ognuno", conclude.
5 Commenti
pino
22/03/2021 07:16
A quando un decreto legge con effetto immediato per obbligare il personale sanitario a fare il vaccino?. Draghi cosa aspetta?.
Sergio
22/03/2021 09:18
La Sicilia sarà anche terza, seconda, prima, ma continua a dimostrarsi disorganizzata come lo era prima del covid in tema di sanità. Chi vuole avere chiarimenti e magari telefona con chi parla? Col dipartimento di prevenzione che ti dice di chiamare il numero verde nazionale che ti risponde a sua volta che dipende dalla asp di competenza?
Guido Pepe
22/03/2021 14:47
Perché chi gestisce la sanita' e' sempre incompetente o corrotto'?
Massimilianodi SaintJust
23/03/2021 09:49
Vaccinare gli ammalati psichici e i loro familiari che li assistono non incluso tra i prioritari, pregasi provvedere con urgenza.
Franco Barranco
23/03/2021 11:59
Per un individuo fragile, residente a Cefalu non è corretto che deve recarsi a Palermo per vaccinarsi, mentre over 80 e 70, forze dell'ordine, insegnanti lo fanno a CEFALÙ.
Confuso
23/03/2021 12:16
Una volta tanto è gradito sapere che la Sicilia si trovi in una situazione sanitaria avanzata a proposito di vaccini. E questa è la prova provata che noi non abbiamo bisogno di modelli lombardi o di chiacchieroni leghisti per affrontare le urgenti necessità che attanaglia la nostra Isola. Basterebbe che i nostri rappresentanti facessero una realistica riflessione delle cose da fare.