Nuovo confronto fra governo e Regioni in vista del nuovo Dpcm che partirà il 6 marzo e avrà come data di scadenza il 6 aprile.
E si profila una revisione dei criteri che determinano le fasce di rischio, come annuncia il presidente della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini, al termine della riunione.
"C'è la disponibilità a far lavorare il gruppo tecnico per la revisione dei criteri e dei parametri che sono alla base della definizione della colorazione delle diverse fasce di rischio. Ma abbiamo chiesto che questo avvenga sin dalle prossime ore e che questi lavori arrivino a conclusione nei prossimi giorni".
Altra novità in arrivo riguarda i tempi di annuncio delle restrizioni. "Il Governo - ha spiegato Bonaccini - si è poi impegnato a garantire la comunicazione delle misure all'inizio della settimana e non più, come accaduto finora, nel weekend: è quanto avevamo richiesto per consentire a cittadini e imprese di conoscere per tempo le misure e organizzarsi. Dunque un fatto positivo".
Garanzie anche sul fronte ristori. "Abbiamo poi apprezzato - ha commentato il presidente della Conferenza delle Regioni - l'impegno ad una concomitanza più stringente fra provvedimenti restrittivi e l'azione per indennizzi e ristori". E spunta anche una novità: l'intenzione manifestata dai ministri Gelmini e Speranza ad estendere i ristori anche nei casi in cui le restrizioni siano introdotte con ordinanze regionali assunte d'intesa col ministero della Salute. "Su questo punto - ha aggiunto Bonaccini - attendiamo però un riscontro positivo anche dal Ministero dell'Economia".
Non solo Dpcm e ristori nella lista delle richieste delle Regioni che chiedono anche un cambio di passo sul fronte vaccini e sulle riaperture. "Occorre un'accelerazione ulteriore", ha detto Bonaccini. Le Regioni pressano per un recupero dei ritardi dovuti ai tagli nella distribuzione delle dosi e di identificare settori ed attività che possano riaprire in sicurezza.
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