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Regione, Finanziaria subito dimezzata: ecco le norme che saltano

Gianfranco Miccichè

La Finanziaria regionale non ha ancora iniziato il suo cammino in Parlamento ma perde già una trentina di norme, sulle 72 inizialmente previste dal governo, per effetto degli stralci operati dal presidente dell’Ars Gianfranco Micciché.

Come scrive Giacinto Pipitone sul Giornale di Sicilia in edicola, cade la norma che avrebbe accelerato la vendita dei beni dei vecchi consorzi Asi, si fermano le assunzioni nei distretti socio-sanitari, stop agli aumenti dei canoni di concessione per le acque termali e delle tariffe per le acque irrigue. Non passa neanche il "pacchetto turismo".

C'è poco tempo a disposizione e secondo Miccichè una Finanziaria così vasta non avrebbe consentito di arrivare al voto finale entro il 28. La scadenza è inderogabile perchè imposta da un accordo con lo Stato che garantisce la possibilità di spalmare in 10 anni l’ultima fetta del maxi disavanzo sganciando così i 421 milioni che avrebbero costituito la rata del 2021 per il ripianamento.

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