Una vera e propria rivolta quella scoppiata in giunta quando l'assessore all'Economia della Regione Siciliana, Gaetano Armao, ha illustrato le riduzioni dei budget fino al 15-20% per coprire il buco nei conti da 300 milioni dovuto al crollo delle entrate fiscali provocato dalla pandemia.
Un taglio alle spese di tutti i rami dell'amministrazione che nel piano di Armao avrebbe l'impatto maggiore su Turismo, Famiglia e Formazione. Una bozza che - come scrive Giacinto Pipitone sul Giornale di Sicilia - non ha passato il vaglio della giunta e così la riunione che doveva servire, domenica, per dare il via alla Finanziaria e al bilancio 2021 è finita con un nulla di fatto.
Nel frattempo ogni assessore sta difendendo i propri budget e proponendo alternative. L’assessore all’Economia si è tenuto in mano però alcune carte da giocare oggi. La prima è la possibilità di spostare sui fondi europei alcune spese oggi in capo al bilancio regionale: a cominciare da parte dei 200 milioni impiegati per i forestali. In seconda battuta Armao sta setacciando i capitoli di tutti gli assessorati in cui ci sono somme non spese.
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