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Spostamenti, fuori solo in due e zona bianca: approvato nella notte il nuovo decreto anti-Covid

In due dagli amici, no agli spostamenti fra le regioni fino al 15 febbraio e stato di emergenza fino al 30 aprile. Potrebbe sintetizzassi così il nuovo decreto approvato nella notte dal Consiglio dei ministri che ha introdotto una serie di misure legate all'emergenza Coronavirus.

Stato di emergenza

Il Consiglio dei ministri, su proposta del presidente Giuseppe Conte, vista la nota del ministro della Salute e il parere del Comitato tecnico scientifico, ha deliberato la proroga, fino al 30 aprile, dello stato d'emergenza dichiarato in conseguenza della dichiarazione di "emergenza di sanità pubblica di rilevanza internazionale" da parte della Organizzazione mondiale della sanità.

No allo spostamento fra le regioni

Il decreto conferma, fino al 15 febbraio 2021, il divieto già in vigore di ogni spostamento tra Regioni o Province autonome diverse, con l'eccezione di quelli motivati da comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute. È comunque consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione.

Da amici e parenti una volta al giorno

Inoltre, dal 16 gennaio e fino al 5 marzo, sull'intero territorio nazionale si applicano le seguenti misure: è consentito, una sola volta al giorno, spostarsi verso un'altra abitazione privata abitata, tra le 5 e le 22, a un massimo di due persone ulteriori a quelle già conviventi nell'abitazione di destinazione. La persona o le due persone che si spostano potranno comunque portare con sé i figli minori di 14 anni (o altri minori di 14 anni sui quali le stesse persone esercitino la potestà genitoriale) e le persone disabili o non autosufficienti che con loro convivono.

Tale spostamento può avvenire all'interno della stessa Regione, in area gialla, e all'interno dello stesso Comune, in area arancione e in area rossa, fatto salvo quanto previsto per gli spostamenti dai Comuni fino a 5.000 abitanti.

Qualora la mobilità sia limitata all'ambito territoriale comunale, sono comunque consentiti gli spostamenti dai comuni con popolazione non superiore a 5.000 abitanti e per una distanza non superiore a 30 chilometri dai relativi confini, con esclusione in ogni caso degli spostamenti verso i capoluoghi di provincia.

Asporto

Il divieto di vendita da asporto per i bar potrebbe essere limitato solo alle bevande e agli alcolici. È l’ipotesi, secondo quanto si apprende, emersa nel corso della riunione tra governo e Regioni dopo che diversi governatori hanno sollevato perplessità sulla misura. Il ministro Boccia, sempre secondo quanto si apprende, avrebbe ribadito la volontà del governo di mantenere la norma per evitare casi di movida ma avrebbe garantito che il governo recepirà le perplessità delle regioni e che palazzo Chigi e il Mise stanno valutando come limitare al massimo i divieti.

Introdotta la zona bianca

È istituita una cosiddetta area "bianca", nella quale si collocano le Regioni con uno scenario di "tipo 1", un livello di rischio "basso" e una incidenza dei contagi, per tre settimane consecutive, inferiore a 50 casi ogni 100.000 abitanti. In area "bianca" non si applicano le misure restrittive previste dai decreti del presidente del Consiglio dei ministri (i dpcm) per le aree gialle, arancioni e rosse ma le attività si svolgono secondo specifici protocolli. Nelle medesime aree possono comunque essere adottate, con dpcm, specifiche misure restrittive in relazione a determinate attività particolarmente rilevanti dal punto di vista epidemiologico.

Nasce il registro per i vaccini anti-Covid

In considerazione della necessità di agevolare l'attuazione del piano vaccinale per la prevenzione del contagio da COVID-19, in coerenza con le vigenti disposizioni europee e nazionali in materia di protezione dei dati personali, è istituita, una piattaforma informativa nazionale idonea ad agevolare, sulla base dei fabbisogni rilevati, le attività di distribuzione sul territorio nazionale delle dosi vaccinali, dei dispositivi e degli altri materiali di supporto alla somministrazione, e il relativo tracciamento. Inoltre, su istanza della Regione o Provincia autonoma interessata, la piattaforma nazionale esegue, in sussidiarietà, le operazioni di prenotazione delle vaccinazioni, di registrazione delle somministrazioni dei vaccini e di certificazione delle stesse, nonché le operazioni di trasmissione dei dati al ministero della salute.

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